L’industria statunitense vuole registrare un marchio che racconta storia e territorio del Veneto
Sul “Diario Oficial”, versione della Gazzetta Ufficiale in Cile, è apparsa la domanda di registrazione di tre marchi alimentari che caratterizzano il Made in Italy: “Asiago”, “Parmesan” e “Bologna”, con riferimento alla più classiche delle mortadelle.
La domanda è stata avanzata dall’alleanza statunitense Consortium for common food names (Ccfn) che già si era messa in luce in passato per aver chiesto esplicitamente al Governo degli Stati Uniti di imporre tasse alle importazioni di prodotti europei.
L’allarme è stato lanciato dal nostro Ministero degli esteri che ha paventato il pericolo che una eventuale registrazione indebolisca gli sforzi negoziali intrapresi dall’Ue nella trattativa sull’aggiornamento dell’accordo di associazione con il Cile.
«Ci siamo già mossi con i nostri legali – dice Flavio Innocenzi, direttore del consorzio di tutela dell’Asiago – La nostra linea è di tolleranza zero. E se oggi questo formaggio cresce a doppia cifra in quei Paesi, è proprio grazie al fatto di non aver fin qui lasciato varchi a simili incursioni commerciali».
Federico Caner
Assessore all’agricoltura
Regione Veneto
Serve un’efficace azione di controllo e contrasto a livello internazionale per tutelare i prodotti Dop italiani. Oggi assistiamo all’ennesimo tentativo di sfruttamento della reputazione e l’attrazione che la buona tavola e il turismo enogastronomico italiani hanno nel mondo per commerciare prodotti che poco hanno a che fare con l’autenticità e la qualità del vero Made in Italy.
Sono ben 1.300 gli allevamenti bovini dove viene prodotto il latte destinato a diventare Formaggio Asiago DOP, dislocati nelle province di Vicenza, nelle zone confinanti delle province di Padova, Treviso e Trento, area questa riconosciuta dal disciplinare europeo di produzione.
Oltre 40 sono i caseifici e le malghe dove il latte viene trasformato in formaggio, senza contare la rete degli stagionatori distribuiti nel territorio. Abbiamo la responsabilità di tutelare questa eccellenza Veneta riconosciuta in tutto il mondo.