Sì definitivo della Camera alla legge che tutela e valorizza la biodiversità agraria e alimentare per investire sulle varietà e le razze locali. La legge prevede un’Anagrafe Nazionale della biodiversità presso il ministero delle politiche Agricole; una Rete Nazionale della biodiversità, coordinata dal Dicastero agricolo, d’intesa con le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano; un Portale Nazionale, con il compito anche di costituire un sistema di banche dati interconnesse e un Comitato per coordinare i diversi livelli di governo.
«L’approvazione all’unanimità della legge sulla biodiversità – commenta il Ministro delle politiche agricole, Maurizio Martina – conferma l’importanza cruciale dell’agricoltura per un Paese come il nostro, che vanta un patrimonio unico per biodiversità, che dobbiamo salvaguardare e promuovere in tutta la sua specificità». L’Italia può contare su 504 varietà iscritte al registro viti, contro le 278 dei cugini francesi, e su 533 varietà di olive, contro le 70 spagnole. La legge tutela inoltre 130 razze allevate, tra le quali 38 razze di pecore, 24 di bovini, 22 di capre, 19 di equini, 10 di maiali, 10 di avicoli e 7 di asini, sulla base dei Piani di Sviluppo Rurale dell’ultima programmazione.