Dopo i recenti accordi con l’Algeria e con il Marocco, il Ministro per le Politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina, è stato in visita ufficiale in Egitto per approfondire le tematiche relative alla cooperazione bilaterale nel settore agricolo incontrandosi con il suo omologo Adel Tawfik El-Beltagy. Nei primi 9 mesi del 2014 le esportazioni italiane hanno subito un aumento del 94% rispetto allo stesso periodo del 2013, per un totale di 85 milioni di Euro, grazie soprattutto a un forte incremento dell’export di frutta.
Il Ministro Martina ha firmato uno specifico memorandum d’intesa volto a fornire un quadro operativo alla promozione e allo sviluppo di nuove e più ampie collaborazioni tra attori agroalimentari italiani ed egiziani nonché a rafforzare lo scambio di informazioni e esperienze tra istituti di ricerca agricola. Con il memorandum si estenderà quindi la portata della cooperazione bilaterale a settori quali la produzione agricola, il know-how relativo ad agricoltura e sviluppo rurale, la ricerca e la meccanizzazione agricola, anche attraverso il coinvolgimento del settore privato e il coordinamento tra Italia e Egitto in seno alle organizzazioni internazionali di settore.
Memorandum d’intesa per l’agricoltura tra Egitto e Italia
«Il partenariato strategico esistente tra Italia ed Egitto – ha commentato il Ministro Martina – ha dimostrato di saper rispondere alle reali e concrete esigenze dell’economia locale e della popolazione egiziana attraverso la realizzazione di iniziative intese a promuovere un utilizzo sostenibile delle risorse agricole naturali, accrescere la sicurezza alimentare, aumentare la competitività dei prodotti agricoli egiziani sui mercati locali ed internazionali, migliorare il tenore di vita delle popolazioni rurali, e ridurre i tassi di povertà nel paese. L’Egitto resta un partner importante per l’Italia in campo agroalimentare e sarà tra i Paesi partecipanti al Cluster del Bio-Mediterraneo di Expo, con uno degli spazi espositivi più ampi all’interno del padiglione tematico. Il Cluster Bio-Mediterraneo sarà basato sull’idea dell’incontro tra culture e popoli diversi, la cui integrazione ha permesso nel corso dei secoli di costruire quella che oggi è l’identità culturale del bacino del Mediterraneo e che in futuro potrà portare a una cooperazione ancora più strutturale sui temi del cibo e della nutrizione».