Il Rapporto Italia Eurispes 2018 fissa al 6,2% del campione la percentuale di chi si dichiara vegetariano, un valore in crescita di 1,6 punti percentuali rispetto alla rilevazione del 2017. In calo invece quanti si dichiarano vegani: dal 3% del 2017 sono scesi allo 0,9% nel 2018. Nel complesso, negli ultimi 5 anni il totale di chi ha optato per un regime alimentare vegetariano o vegano si è mantenuto costante, con valori compresi fra il 7 e l’8%: questi risultati, sottolinea il rapporto Eurispes, fanno pensare a un carattere transitorio di questo tipo di scelte.
La maggior parte di chi ha deciso di seguire una dieta ‘verde’ lo ha fatto principalmente perché convinto degli effetti positivi di queste pratiche alimentari sulla salute (38,5%), mentre circa un vegetariano/vegano su 5 (20,5%) ha cambiato alimentazione per amore e rispetto nei confronti degli animali.
Divisa a metà l’Italia tra chi giudica positivamente e negativamente queste scelte alimentari
È dopo i 65 anni di età che si fa strada in modo più marcato l’idea che rinunciare a carne e pesce faccia bene alla salute (60%), mentre il rispetto nei confronti degli animali è all’origine del cambio di dieta soprattutto per i 25-34enni (40%).
Agli intervistati che hanno dichiarato di non essere vegani è stato poi chiesto di esprimere un giudizio su chi ha abbracciato questo stile alimentare. Il 42,4% del campione ritiene che si tratti di una scelta personale rispettabile, a cui si aggiunge l’8,2% di quanti valutano il veganesimo come una scelta ammirevole. A giudicare meno positivamente la scelta vegana è il 30,3% degli italiani che la ritiene una scelta estrema e radicale, insieme al 19,1% che afferma che questo stile di vita sia spesso accompagnato da fanatismo ed intolleranza.