Da ottobre andrà in vigore l’articolo 62 del decreto liberalizzazioni: è la parte del provvedimento governativo che prevede tempi certi e più rapidi in tutta il comparto agroalimentare: «La norma – assicura il Ministro delle Politiche agricole, Mario Catania – eliminerà una serie di opacità che affliggono la filiera, andando a colpire gli abusi e a smantellare, ovunque, ma soprattutto al sud, sistemi di vendita inefficienti e iniqui. Così tutta la filiera, anche quella parte che oggi è polemica, trarrà beneficio dalle novità introdotte».
In un’intervista a “Il Sole 24ore”, il Ministro Catania spiega che «la tendenza a pagare tardi è oggi evidente in un po’ tutti i settori, anche nella pubblica amministrazione. Ma nell’agroalimentare era diventata ormai patologica ed era importante intervenire subito. La crisi colpisce tutti, soprattutto i soggetti che sono a monte della filiera e che non possono scaricare il problema su altri. Dare certezza sui tempi di pagamento creerà un equilibrio sulla filiera che, nel medio periodo, non potrà che essere un motivo di stabilità per il sistema».
«Perché le nuove regole siano efficaci – conclude Catania – servirà la collaborazione delle organizzazioni agricole. Se l’agricoltore si dovesse trovare da solo, infatti, sarebbe per lui molto difficile pretendere l’applicazione delle nuove regole e la norma rischierebbe di rimanere un pezzo di carta. Le confederazioni dovranno quindi attivarsi per il raggiungimento di questo obiettivo, intervenendo per favorire la diffusione delle nuove regole, spiegarne i vantaggi e le maggior tutele. Un lavoro fondamentale anche per le associazioni delle imprese alimentari, che avranno lo stesso compito di quelle agricole».