«L’Europa ha un compito decisivo per rilanciare un discorso, in ambito internazionale, che non stia sul crinale dei dazi»: lo ha detto il Ministro all’agricoltura, Maurizio Martina che ha tenuto la ‘lectio magistralis’ davanti alla comunità accademica all’Università Cattolica di Piacenza. «La questione dei dazi – ha continuato il Ministro – ci preoccupa molto. Questa ripresa della discussione su dazi e sulle barriere rischia di essere un grave danno per l’agroalimentare italiano».
Intervenendo sul tema dell’Europa a 60 anni dalla stipula dei trattati di Roma, Martina ha ripercorso le tappe della politica comunitaria in un settore chiave come quello agricolo: «la formazione è fondamentale per l’agroalimentare, lo sarà sempre di più. La grande questione davanti a noi è riorganizzare gli strumenti a disposizione dei nostri agricoltori sia in chiave europea che in chiave nazionale».
Necessaria una rilettura della politica agricola comunitaria
Nella sua ‘lectio magistralis’ il Ministro ha spiegato come la politica agricola sia stata una delle leve fondamentali di integrazione per l’Europa: «Oggi è indispensabile compiere un salto di qualità nelle istituzioni europee per competere in maniera globale ad esempio sul tema della sicurezza alimentare. Abbiamo davanti un passaggio fondamentale di rilettura degli strumenti di politica europea e di sostegno alle economie agricole nella direzione di una sovranità continentale, a fronte delle minacce e della competizione su scala globale. Per rispondere alla strategia pericolosa e preoccupante dei nuovi dazi globali – ha concluso Martina – non basta ergersi a paladini del libero mercato. Serve uno sforzo nuovo per mettere in equilibrio un mercato aperto e respingere azioni sovraniste senza senso, con la tutela della distintività delle produzioni locali».