Il “Cioccolato di Modica” ha ottenuto dall’Europa il riconoscimento del marchio di indicazione geografica protetta IGP. La IGP, sottolinea il Ministero, è stata iscritta “nel registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette, primo cioccolato registrato in ambito comunitario”.
La denominazione “Cioccolato di Modica IGP” designa esclusivamente il prodotto ottenuto dalla lavorazione della pasta amara di cacao con zucchero. Al momento dell’immissione al consumo il “Cioccolato di Modica IGP” presenta una forma a parallelepipedo rettangolare con i lati rastremati a tronco di piramide ed un peso non superiore a 100 grammi. La pasta è di colore marrone con evidente granulosità per la presenza di cristalli di zucchero all’interno del prodotto. Il gusto è dolce con note di amaro. Nella cittadina del ragusano la preparazione a base di fave di cacao e zucchero si pratica fin dal 1600: negli ultimi trenta anni la fioritura di una serie di piccole aziende ha determinato la nascita di un vero e proprio “Distretto del Cioccolato di Modica”, che conta oggi una quarantina le aziende produttrici, perlopiù a conduzione familiare. Di queste 25 aderiscono al Consorzio di tutela.
Il Consorzio di tutela gestisce anche un Museo del cioccolato per una produzione che risale al 1600
A caratterizzare il cioccolato di Modica, che non passa dal concaggio tipico del cioccolato tradizionale, è la granulosità dalla lavorazione a basse temperature; la pasta viene sciolta infatti a 45 gradi mentre lo zucchero scioglie a 80 gradi. Le produzioni d’antan erano aromatizzate alla cannella e alla vaniglia e risale a fine ‘800 la ricetta al gelsomino. Oggi gli artigiani di Modica propongono circa 40 tipologie di cioccolato, anche salate, con percentuali di cacao che oscillano da quota 50% fino al 95%.
«Con il Commissario Europeo Phil Hogan – dice Gian Marco Centinaio, Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo – abbiamo celebrato questa nuova IGP, come un altro importante riconoscimento per i nostri prodotti di eccellenza». Salgono infatti a 296 le Dop e Igp italiane registrate in ambito comunitario.