È la più grande serra d’Europa costruita su un tetto e produce in media 30 tonnellate di verdure e 50 di pesce all’anno. L’edificio di 6 piani dell’ex fabbrica della Philips a Den Haag ha ospitato fino agli anni ‘90 la produzione di apparecchi televisivi; nel 2012 il Comune di Den Haag e l’università di Wageningen aprirono un bando per recuperare questi spazi abbandonati; e dal 2016 è è attivo il progetto UF002 di “Urban farming”, la compagnia ideatrice del modello “Rooftop aquaponic farm”.
Piante, batteri e pesci sono i tre elementi viventi che interagiscono tra loro e alimentano la serra. Spiega Katja Jellema, che lavora alla serra dalla sua fondazione: «Le piante hanno un apporto maggiore di azoto, i pesci ottengono acqua depurata naturalmente e tutto questo avviene grazie ai batteri. Nelle vasche, l’unica specie allevata è quella dei Tilapia Rossi, tra le più resistenti e non ha bisogno di particolari attenzioni. Dobbiamo solo mantenere un ambiente rilassato per far loro mangiare bene ed evitare malattie». I pesci crescono per 8-9 mesi prima di avere raggiunto l’età adulta e ogni lunedì se ne prelevano 500 per la vendita.
L’obiettivo è quello di garantire la produzione di cibo fresco all’interno delle grandi città
L’acqua quando esce della vasche è ricca di escrementi, quindi di ammoniaca, che attraverso la digestione batterica arricchisce di azoto l’acqua destinata alle piante. «Aver un maggior apporto di azoto – continua Katja Jellema – è fondamentale, perché le piante traggono nutrimento solo dall’acqua. Il cuore del sistema sono i biofiltri, rotelle in plastica che amplificano i movimenti dell’acqua aumentandone l’ossigenazione e fornendo più superficie disponibile per la proliferazione dei batteri».
Le coltivazioni di verdure corrono per 40 metri: insalate, spinaci, cavoli, compreso quello nero, erbe aromatiche, pomodori, paprika e cetrioli. L’impianto è completamente controllato attraverso il software “Uf control” di proprietà dell’azienda, al quale tutti i dispositivi sono connessi. In questo modo si riducono i costi legati alle perdite e agli sprechi.