Federconsumatori e Adusbef rilanciano il loro allarme: «Assistiamo ad un intollerabile e diffuso fenomeno di speculazione nei prezzi dei prodotti agroalimentari, contro il quale è necessario intervenire al più presto. Da anni ormai denunciamo l’ingiustificato aumento dei prezzi al dettaglio in presenza di un vistoso crollo dei consumi. Oggi, oltre al calo dei consumi, ci troviamo di fronte anche al calo dei prezzi alla produzione.
Secondo quanto rilevato dall’Ismea, a marzo vi è stata una contrazione del -2,3% su base annua dei prezzi agricoli. Nonostante ciò, i prezzi al consumo dei prodotti agroalimentari continuano ad aumentare, registrando rispetto allo scorso anno un aumento del +3,3% secondo i dati Istat». Dati che per altro le due associazioni dei consumatori ritengono sottostimati. Solo che tenendo per buoni questi dati, ci sarebbero maggiori incassi per 8,3 miliardi di Euro, con un costo di 332 Euro a famiglia.
«Quello che vorremmo sapere – sottolineano Federconsumatori e Adusbef – è dove finiscono questi guadagni. Di certo non agli agricoltori visto l’andamento dei prezzi alla produzione. L’unica spiegazione plausibile, quindi, è che siano intascati nell’ambito dei diversi passaggi della filiera: una situazione simile è insopportabile. C’è qualcuno che specula sulla filiera a spese dei cittadini. Per questo è indispensabile che il Governo avvii immediati controlli e verifiche, per eliminare ogni traccia di speculazione».
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