Un’analisi della Coldiretti sulle iscrizioni al primo anno della scuola secondaria di secondo grado, statali e paritarie, per l’anno scolastico 2014/2015 del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur) mostra chiaramente un boom delle scuole di enogastronomia e ospitalità alberghiera, che conquistano il primato nelle preferenze dei giovani. Per il prossimo anno – secondo Coldiretti – si sono iscritti alle prime classi degli istituti tecnici di enogastronomia e ospitalità alberghiera ben 48.867, in aumento del 5% secondo un trend in atto ormai da diversi anni. Oggi quasi uno studente neoiscritto alle scuole superiori su 10 ha scelto gli Istituti professionali dedicati all’enogastronomia e all’attività alberghiera.
Complessivamente, oltre la metà dei giovani iscritti al primo anno (50,1%) ha scelto il liceo, il 30,8% gli istituti tecnici ed il restante 19,1% gli istituti professionali. La tendenza a privilegiare l’alimentazione come sbocco lavorativo è confermata anche dal sondaggio Coldiretti/Ixe’ secondo il quale il 54% dei giovani oggi preferirebbe gestire un agriturismo piuttosto che lavorare in una multinazionale (21%) o fare l’impiegato in banca (13%). Ed anche che il 50% degli italiani ritengono che cuoco e agricoltore siano le professioni con la maggiore possibilità di lavoro. Per questo, l’88% degli italiani afferma che il sistema di formazione nazionale andrebbe riqualificato anche con un corso specializzato all’Università sulla valorizzazione del Made in Italy.
Scuola e alimentazione: ci sono reali prospettive di sviluppo
«Numeri – sottolinea il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo – che testimoniano una vera rivoluzione culturale, con i giovani che hanno visto prima e meglio di altri dove ci sono reali prospettive e di fiducia per l’Italia che per crescere deve tornare a fare l’Italia e puntare su quegli asset di distintività nazionale che garantiscono un valore aggiunto nella competizione globale come il territorio, il turismo, la cultura, l’arte, il cibo e la cucina».
Un segnale significativo per gli sbocchi professionali futuri viene anche dall’importante lotta alla burocrazia che l’azione del nuovo governo guidato dal premier Matteo Renzi intende intraprendere per semplificare la vita alle imprese e ai cittadini. Una situazione che ha cambiato le prospettive occupazionali dei nuovi giovani che in misura crescente ritengono che la possibilità di esprimere la propria creatività sia diventata premiante rispetto all’impegno negli strumenti finanziari di un istituto di credito o nei prodotti fortemente pubblicizzati di una grande multinazionale.
Lo dimostra anche il boom delle pubblicazioni e delle trasmissioni televisive dedicate alla cucina, ma anche da internet dove si contano oltre 415.000 italiani che dichiarano di partecipare regolarmente a community sul web centrate sul cibo, e sono invece complessivamente oltre 1,4 milioni quelli che vi prendono parte, comprendendo coloro che vi ricorrono solo in condizioni particolari come le feste.