Sono poco più di un milione gli operai che lavorano nel comparto agricolo: circa il 90% è pagato in media 10,96 euro l’ora, mentre il restante 10% ha contratti a tempo indeterminato e percepisce un salario medio di 1.362, 36 euro al mese. I dati sono quelli del ‘Rapporto 2017 dell’Osservatorio nazionale sulle dinamiche retributive degli operai agricoli’ realizzato dalla Fondazione Metes per conto della Flai Cgil.
Il corposo e capillare lavoro colma un vulnus che si è venuto a creare da quando l’Istat, a partire dal 2010, ha smesso di compiere la rilevazione delle dinamiche salariali del mondo agricolo. Una platea di oltre un milione di agricoltori (1.034.525 operai secondo l’ultimo dato Inps) che lavorano nelle oltre 187 mila aziende che impiegano manodopera, un quarto del totale (738.598) secondo i dati delle Camere di Commercio. Scorrendo le tabelle delle retribuzioni orarie medie nelle diverse regioni italiane, risulta che il Piemonte con 11,96 euro l’ora è la regione caratterizzata dal valore più elevato, fanalino di coda invece la Basilicata con una media di 9,18 euro l’ora. Per quanto riguarda invece i salari mensili medi degli operai agricoli a tempo indeterminato si rileva il valore più elevato è in Trentino Alto Adige con 1.481,01 euro al mese, mentre la Campania quella con il valore più basso pari a 1.236,77 euro.
Nel 2018 sarà rinnovato il contratto collettivo di lavoro, ma mancano ancora 22 ‘provinciali’
La conoscenza diretta, il passaparola e il suggerimento da parte di persone di fiducia rappresentano la principale modalità di reclutamento degli operai agricoli, mentre solo il 2% dei rapporti di lavoro stagionale avviene tramite dei centri per l’impiego pubblici.
«Con le altre sigle sindacali – spiega Ivana Galli, segretaria generale di Flai Cgil – stiamo facendo un lavoro importante sulla contrattazione e ci accingiamo a rinnovare il ccnl il prossimo anno, che costituisce sempre la cornice di riferimento sotto alla quale non si deve andare nei contratti provinciali». Di questi ultimi, ad oggi, ne sono stati rinnovati 71 sul totale dei 93, dunque ne rimangono ancora 22 da firmare entro dicembre di quest’anno.