Il testo approvato in Commissione agricoltura introduce un marchio nazionale per i prodotti bio .
La Commissione agricoltura del Senato ha approvato il disegno di legge “Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico”.
L’Italia è leader in Europa per le produzioni biologiche con 80mila operatori e 2 milioni di ettari coltivati, pari al 15,8 % della superficie agricola utilizzabile nazionale. Negli ultimi dieci anni, i terreni coltivati con questo metodo sono aumentati di oltre il +75% e i consumi sono più che triplicati.
Tra le novità normative introdotte dalla legge vi è l’introduzione di un marchio per il bio italiano così da distinguere tutti i prodotti biologici realizzati con materie prime coltivate o allevate nel nostro Paese, un modo per garantire la massima trasparenza sull’origine e la filiera dei prodotti e per rendere maggiormente consapevoli i consumatori.
Viene istituito, inoltre, un Tavolo tecnico presso il Ministero che coinvolgerà esperti, ricercatori e rappresentanti del settore della produzione biologica al fine di individuare le criticità del settore e offrire le relative soluzioni.
Angelo Gentili
responsabile Agricoltura
Legambiente
Il testo approvato, introduce un marchio per il ‘biologico italiano’ che può contribuire a consolidare le produzioni, dando più forza ai produttori agricoli nazionali e che rappresenta un obiettivo di grande portata per rafforzare la filiera sostenibile dell’intero sistema agroalimentare, abbinando al Made in Italy il rispetto dell’ambiente e della salute dei consumatori.
La legge prevede, inoltre, un tavolo tecnico, un piano di azione nazionale, un fondo per lo sviluppo dell’agricoltura biologica, specifici percorsi formativi e di ricerca, la nascita dei distretti biologici per coinvolgere in modo capillare e determinante i territori. Sono stati infine approvati degli emendamenti che integrano positivamente il testo già approvato alla Camera rafforzando alcuni temi come le sementi biologiche ed il sistema dei controlli all’interno della filiera.