“Il SISTRI, Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, si è dimostrato non all’altezza delle aspettative e ha provocato scontento e delusioni nel sistema produttivo. E’ ora di cambiare, e rapidamente”. Lo dice l’assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato che preannuncia un’ipotesi di soluzione alternativa puntando ad un accordo per una diversa gestione delle varie tipologie di rifiuti, con il coinvolgimento dei Consorzi Agrari. “guardo con grande favore – dichiara Manzato – ad una proposta alternativa e funzionale, che abbia come protagonisti i soggetti agricoli presenti nel territorio, finalizzata allo snellimento delle procedure e al contenimento dei costi per la gestione dei rifiuti specie per le imprese agricole di minori dimensioni”.
“Sui rifiuti le incombenze sono già parecchie, per non dire troppe, e in agricoltura si aggiungono a tutte le altre per la cui eliminazione o semplificazione mi sono impegnato personalmente e direttamente. Nelle gestione dei rifiuti speciali sono stati calcolati oneri amministrativi a carico delle PMI agricole pari a 3-4 miliardi di euro annui – ha sottolineato Manzato – cifra che viene sottratta al valore aggiunto di aziende che, all’interno delle filiere, stanno già pagando quasi da sole le conseguenze della crisi finanziaria mondiale”.
“Si può e si deve garantire il rispetto della legalità, ma non servono bardature burocratiche mastodontiche. Per questo – ha concluso Manzato – penso ad un modello innovativo, all’altezza della riforma che stiamo attuando per l’agricoltura veneta, che assicuri la reale tracciabilità dei rifiuti, costruendo una griglia di adempimenti differenziati per tipologie e dimensioni di aziende, esonerando le piccole produzioni di rifiuti e mettendo in piedi delle reti di raccolta con la partecipazione degli enti pubblici e le associazioni di rappresentanza agricole”.