Il bilancio approvato dall’Assemblea della capogruppo Veronesi Holding conferma il Gruppo Veronesi ai primi posti per fatturato tra le principali realtà italiane del settore agroalimentare del Paese. Il Gruppo chiude il 2018 consolidando i risultati raggiunti nel 2017: ricavi netti pari a 2,97 miliardi di euro, una quota di export pari al 16% del fatturato totale, un EBITDA pari a 157 milioni di euro.
Con oltre 8.000 dipendenti e 23 siti produttivi tutti in Italia, il Gruppo Veronesi è il primo gruppo italiano con filiera completa e integrata, dalla produzione dei mangimi sino alla trasformazione e distribuzione delle carni e dei salumi della migliore tradizione gastronomica italiana. Al primo posto in Italia nell’alimentazione zootecnica e nell’avicolo, il Gruppo mantiene anche una posizione di primato nei salumi e nelle carni suine, bovine e cunicole, nelle uova e ovoprodotti. Veronesi, AIA e Negroni sono i tre marchi di riferimento presenti sul mercato; appartengono inoltre al gruppo brand che hanno saputo innovare interi segmenti come Aequilibrium, Bon Roll, Wudy, Carne al Fuoco, Spinacine, Negronetto, Negroni, Montorsi e Fini Salumi.
Controlli di qualità al massimo livello, completa traccibilità della filiera, autoproduzione energetica
«Siamo orgogliosi dei risultati positivi raggiunti che confermano la nostra leadership nell’agroalimentare italiano – ha commentato Luigi Fasoli, Amministratore Delegato del Gruppo Veronesi – Le linee strategiche focalizzate soprattutto su politica di marca, attenzione ai nuovi stili di consumo, innovazione, ricerca, competitività ed export, si sono dimostrate efficaci per il consolidamento del fatturato e per la reddittività, soprattutto in un anno molto complesso come il 2018».
Il controllo completo della filiera rappresenta la chiave del successo e il vantaggio competitivo del Gruppo; i controlli di qualità, arrivati a standard elevatissimi grazie a 200 esperti dedicati, tecnologie e centri di analisi interni all’avanguardia, sono effettuati lungo tutta la filiera e prevedono scrupolose verifiche in ogni fase di produzione, permettendo la completa tracciabilità delle produzioni. L’utilizzo di nuove tecnologie insieme allo sviluppo di migliori pratiche operative hanno consentito al Gruppo di ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività, arrivando ad autoprodurre energia pulita pari al consumo di circa 7.500 famiglie.