Un’area forestale di infiltrazione per favorire l’immissione d’acqua nelle falde acquifere
Coca-Cola HBC Italia, principale produttore e distributore di prodotti a marchio “The Coca-Cola Company” in Italia, e il Consorzio di bonifica veronese, Ente preposto alla gestione delle opere idrauliche e irrigue nel territorio della pianura veronese, hanno annunciato, il 10 luglio, durante una conferenza stampa nella sede di Confindustria Verona, una collaborazione decennale finalizzata alla realizzazione di un’area forestale di infiltrazione (AFI) nella zona di Alpo (VR), a seguito dell’avviso pubblico esplorativo pubblicato dal Consorzio per individuare i soggetti interessati a finanziare il progetto.
Obiettivo comune delle due realtà è favorire l’immissione di acqua nella falda acquifera superficiale per rivitalizzare l’intero sistema delle risorgive1 e allo stesso tempo compensare la quantità di acqua estratta annualmente dallo stabilimento veronese di Coca-Cola HBC Italia che, tuttavia, per le propria attività produttiva è dotato di una concessione regionale per attingere da pozzi che non hanno alcuna influenza sulle forniture destinate al territorio.
Le Aree Forestali di Infiltrazione sono dei terreni agricoli situati in aree di alta pianura caratterizzati da suoli particolarmente permeabili, allestiti con una rete di canali disposti a pettine alternati a filari di alberi e arbusti, nell’ambito dei quali viene fatta defluire una portata continua di acqua prelevata da fonti esterne, con lo scopo di facilitarne l’infiltrazione nella falda freatica. Le AFI oltre alla ricostituzione del patrimonio idrico sotterraneo, consentono, attraverso le piante, la riduzione di CO2 in atmosfera, il miglioramento del paesaggio e l’incremento della biodiversità.
L’AFI oggetto dell’accordo sarà allestita a partire dal prossimo autunno su un’area di circa 15.000 m2 di proprietà del Consorzio di Bonifica Veronese e situato in zona Alpo, a sud di Verona. Il terreno risulta servito dalle strutture irrigue consortili attualmente operative nel solo periodo estivo ed in tale situazione consente di infiltrare nel suolo in un anno circa 800.000 m3 di acqua derivante dal fiume Adige, che altrimenti defluirebbe a valle senza benefici per la comunità. In questo modo, la fabbrica dovrebbe essere già in grado di compensare il 100% dell’acqua emunta e non reimmessa nei corsi idrici. Tuttavia, con l’obiettivo di usare l’AFI al massimo della sua capacità a beneficio del territorio, sarà richiesta alla Regione Veneto la concessione di derivazione anche in periodo invernale per immissione di acqua in falda. Ciò permetterà di arrivare a un volume complessivo annuo infiltrabile di 1,5 milioni di m3, una quantità di acqua che compensa ampiamente i volumi estratti in dodici mesi dallo stabilimento Coca-Cola HBC Italia di Nogara.
«L’acqua è l’ingrediente primario dei nostri processi produttivi. Siamo pienamente coscienti dell’importanza di un utilizzo responsabile della risorsa idrica e ci impegniamo a limitare l’impatto sui bacini idrografici. Alla base delle nostre attività c’è il rispetto dei requisiti legali in materia di tutela ambientale, a cui si sommano l’ottimizzazione dei consumi ed il coinvolgimento degli stakeholder locali in iniziative comuni – dichiara Giangiacomo Pierini, Corporate Affairs & Sustainability Director di Coca-Cola HBC Italia -. Questo progetto dimostra che la collaborazione sinergica tra pubblico e privato può generare valore condiviso. Vogliamo ringraziare il Consorzio di bonifica per averci aperto questa importante opportunità di collaborazione, la Regione per il supporto che riserverà alla piena implementazione del progetto e Confindustria Verona per il continuo sostegno a partnership tra pubblico e privato».
«Per il Consorzio di bonifica veronese – aggiunge il presidente Alex Vantini – la questione ambientale rimane centrale in ogni politica di gestione del territorio e delle acque. Da sempre il nostro ente, accanto alla sicurezza idraulica e alla gestione dell’irrigazione in settanta Comuni della provincia scaligera, presta la massima attenzione alle tematiche della tutela del territorio e del favorire la biodiversità, attraverso la realizzazione di interventi gestiti direttamente con il proprio personale o in collaborazione con enti territoriali, agenzie regionali e realtà private, come in questo importante progetto, destinato veramente a fare scuola».
«L’importanza della tutela degli ecosistemi e delle risorse idriche che li sostengono appare quanto mai vitale per Veneto Agricoltura che, insieme alla Regione Veneto, continua a svolgere attività e sperimentazioni in una gestione sempre più razionale della risorsa idrica e di adattamento al cambiamento climatico», commenta Nicola Dell’Acqua, direttore di Veneto Agricoltura, che continua «la realizzazione di un’area forestale di infiltrazione (AFI) nel Veronese è coerente con la strategia volta ad aumentare le risorse di acqua disponibili. Pertanto Veneto Agricoltura ha contribuito non solo condividendo le conoscenze tecniche acquisite nei vari progetti come Aquor e Redafi, ma anche fornendo le piante autoctone utili a preservare la biodiversità forestale».
La fabbrica Coca-Cola HBC Italia di Nogara estrae l’acqua necessaria alla produzione da cinque pozzi che attingono da falde acquifere profonde. Con un’intensità idrica di 1,59 litri consumati per litri di bevanda prodotta, la fabbrica di Nogara usa per le bibite 2/3 dell’acqua estratta annualmente. La restante parte, una volta depurata, viene reimmessa nel fiume Tartaro, dove torna a disposizione della comunità che, quando necessario, può utilizzarla per l’irrigazione dei campi della zona. Tutte queste attività sono svolte in piena ottemperanza alle autorizzazioni rilasciate dagli enti preposti. Lo stabilimento di Nogara è inoltre conforme ai requisiti Alliance for Water Stewardship (AWS) che attesta la gestione responsabile della risorsa idrica.
La fabbrica veronese di Coca-Cola HBC Italia ha promosso nel tempo altre iniziative di sostenibilità ambientale dedicate al territorio in collaborazione con realtà locali. Tra queste, la collaborazione con la Cooperativa locale Cà Magre per il recupero e il risanamento della “Palude di Pellegrina” e il progetto Boscàja sviluppato con il Comitato Mag per la creazione di un bosco permanente a beneficio della biodiversità e della comunità locale. Le iniziative di sostenibilità ambientale, economica e sociale realizzate da Coca-Cola HBC Italia sono rendicontate nel ventesimo rapporto di sostenibilità, “Celebriamo insieme il mondo di domani”, pubblicato a giugno 2024 e disponibile su www.lanostraricetta.it.
Coca-Cola HBC Italia
Coca-Cola HBC Italia è il principale produttore e distributore di prodotti a marchio The Coca-Cola Company sul territorio nazionale. Impiega circa 2.000 dipendenti e opera attraverso 6 stabilimenti: 3 dedicati alla produzione di bibite situati a Nogara (VR), Oricola (AQ), Marcianise (CE), 2 siti di imbottigliamento di acque minerali, Fonti del Vulture a Rionero in Vulture (PZ) e Lurisia a Roccaforte Mondovì (CN) e un innovativo polo situato a Gaglianico (BI) dedicato alla produzione di bottiglie in plastica riciclata (rPET) destinate all’imbottigliamento dei prodotti dell’azienda. Coca-Cola HBC Italia si presenta sul mercato come un 24/7 Total Beverage. Partner con un portafoglio prodotti in grado di coprire tutte le occasioni di brand nazionali e internazionali. Impegnata nel campo della responsabilità sociale d’impresa, Coca-Cola HBC Italia pubblica ogni anno un Rapporto Socio-Ambientale in cui documenta le attività svolte per la comunità, nel mercato, in campo ambientale e sul posto di lavoro.
Informazioni dettagliate su Coca-Cola HBC Italia, sono disponibili su www.coca-colahellenic.it.
10 luglio 2024