L’associazione, legata al mondo rurale, sostiene il principio di “recuperare il recuperabile”
I contadini di Gallo Rosso spesso scelgono di ristrutturare il maso riutilizzando il legno del vecchio fienile, di arredare gli appartamenti con il legno dei loro boschi, di utilizzare pannelli fotovoltaici per rifornirsi di energia, qualche contadino sfrutta anche il letame della stalla per il riscaldamento della casa. Spesso utilizzano rami o tronchi abbandonati nel bosco e la contadina che realizza lavori all’uncinetto segue di persona l’intera lavorazione della lana delle sue pecore, dalla tosatura alla filatura. Gallo Rosso è nato per promuovere, sostenere e mantenere la realtà tradizionale che, in maniera più significativa, rappresenta il mondo rurale altoatesino, il maso. Un patrimonio che ha rischiato di andare perduto, insieme alla cultura, alle tradizioni, alle usanze e agli antichi saperi che si sono sviluppati nei secoli. Gli obiettivi sono: sostenere i contadini perché possano vivere dignitosamente, senza abbandonare l’agricoltura, dedicandosi in parte anche all’ospitalità; recuperare le antiche tecniche impiegate nella produzione artigianale perché possano essere valorizzate e nuovamente tramandate; promuovere il cibo stagionale, a chilometro zero, fatto a mano al momento e cucinato secondo antiche ricette contadine; sviluppare l’eccellenza nei prodotti agricoli, freschi o lavorati, utilizzando come criteri la maturazione lenta e la raccolta al momento giusto, evitando l’utilizzo di conservanti. Anche l’ultimo pilastro della Scuola di Cucina di Gallo Rosso è nato con l’obiettivo sostenibile di cucinare insieme a un gruppo di persone, utilizzando prodotti di eccellenza per realizzare tipiche ricette contadine dell’Alto Adige, alcune che si tramandano da generazioni.
Inoltre, l’uso delle energie rinnovabili nei masi sta diventando sempre più importante anche perché porta con sé il vantaggio di essere indipendenti nella produzione di propria energia attraverso l’approvvigionamento dal sole, con l’uso di pannelli solari o fotovoltaici, che convertono la radiazione solare in elettricità senza emissioni nocive di CO2 e dal legno, che, sotto forma di pellet (segatura pressata) o di trucioli, viene utilizzato per la produzione di energia o come combustibile per le stufe.
Alcuni masi come il St. Quirinus di Caldaro, utilizzano sia i pannelli solari per convertire l’energia del sole in calore per il riscaldamento o la preparazione dell’acqua calda, sia i pannelli fotovoltaici che convertono l’energia solare in elettricità; hanno scelto la stessa soluzione anche il maso Call-Hof di Lana e il Pfösslerhof di Bolzano. Il maso Haflingerhof a San Genesio utilizza l’energia ricavata dal legno, dai pannelli fotovoltaici e dall’impianto solare. Questi masi, inoltre, sono tra i 170 di Gallo Rosso che in Alto Adige hanno risposto alla necessità sempre più importante di dotarsi di una propria stazione di ricarica per le auto elettriche (e per le biciclette elettriche), che ormai tante persone decidono di acquistare proprio a favore dell’ambiente. Il maso Hillepranterhof di Marlengo come metodo di riscaldamento per la casa utilizza una caldaia a cippato, che è una fonte di energia autoprodotta. Un esempio di maso sostenibile è il Mudlerhof in Valle di Casies, che utilizza per il riscaldamento della casa l’energia ricavata dal biogas, ossia dal letame delle mucche. Gli impianti di biogas consentono la produzione di energia rinnovabile e aumentano la capacità di valorizzazione dei rifiuti in totale sostenibilità dal punto di vista ambientale ed economico, contribuendo all’autonomia energetica. Inoltre, ricava energia anche da un impianto geotermico, che produce calore naturale dalla Terra e che può essere utilizzato sia per la produzione di energia elettrica, sia per la produzione di energia termica (calore e acqua calda). Il Mudlerhof, inoltre, ricava energia dall’acqua della sorgente di proprietà ed è dotato di una stazione di ricarica per auto e biciclette elettriche. Un altro esempio di sostenibilità nei masi è il servizio di andare a prendere in stazione i propri ospiti che arrivano in Alto Adige in treno, supportando l’uso dei trasporti pubblici per raggiungere la destinazione di vacanza. Alcuni masi hanno la certificazione di CasaClima, perché la gestione delle loro risorse è volta al risparmio per il bene della natura e dell’uomo. Il Sinnerguthof di Nalles, ad esempio, ha una certificazione come CasaClima A, con appartamenti di alta qualità e produce energia ricavandola dal legno e da un impianto solare.
20 luglio 2024