L’Europa chiede maggiore chiarezza sui consumi dei Data Center presenti sul territorio dal 2024
Dal 2024 i Data Center europei che utilizzano una potenza installata minima o pari a 500 kW saranno obbligati a rendere pubbliche le informazioni di consumo di energia, le temperature negli ambienti, la dispersione di calore, i valori di utilizzo di risorse dell’acqua e di altre fonti rinnovabili. La necessità di conoscere i dati di questo settore sono correlati all’implementazione di utilizzo dei data center per programmi come l’Intelligenza Artificiale, l’Internet of Things, dei cloud e di tutto ciò che il mondo informatico sta ponendo in essere in questi ultimi anni grazie alla repentina transizione digitale.
Questo cambiamento ha un peso a livello energetico ed è stato quantificato dall’IEA che nel 2022 le infrastrutture che permettono la trasmissione dei dati e i data center hanno consumato, a livello globale quasi il 3% della domanda di energia elettrica. Con la crescita dei servizi digitali dove c’è la richiesta di un’alta elaborazione di volumi di dati ad una alta velocità cresce proporzionalmente l’utilizzo sia di energia elettrica che di acqua. Le previsioni riportano che nei prossimi 2 anni il settore avrà una richiesta di energia elettrica che sfiorerà il + 50%.
I dati sull’intelligenza artificiale sottolineano come anche la richiesta di acqua è aumentata del 34% dal 2021 al 2022. È stato stimato che la IA generativa, come ad esempio Chat GPT ,in una conversazione media con un utente consumi una bottiglia da litro di acqua. Questo perché l’acqua viene immessa nei circuiti di raffreddamento all’interno dei data center. Uno studio dell’Università del Colorado Riverside e del Texas ha calcolato che l’addestramento della versione di ChatGPT 3 ha consumato 700.000 litri di acqua dolce nel processo di raffreddamento del data center. Molte società del settore si sono auto imposte dei nuovi obiettivi di sostenibilità oltre al carbon negative, il nuovo obiettivo è proprio sull’acqua. La volontà dei big, come Google e Microsfot, è di divenire entro il 2030 water positive.
4 Novembre 2023