Il comparto tessile si aggiorna per favorire una scelta più consapevole da parte dei consumatori
L’Unione Europea sta studiando un protocollo per il tracciamento dei processi produttivi nel campo del tessile e della moda con la volontà di informare gli acquirenti, tramite un “passaporto digitale”, dell’impatto ambientale di quanto viene acquistato. Mediante la scansione di Qr Code, sarà possibile risalire ai cicli di produzione e al grado di riciclo d ciascun capo, così favorendo una scelta consapevole da parte del consumatore.
Secondo gli ultimi dati disponibili, il settore italiano della moda, nel corso dell’ultimo anno, ha superato per la prima volta i 100 miliardi di fatturato, facendo registrare rispettivamente +16% sul 2021 e un +9% sul 2019. Un florido settore nel quale, nella maggior parte dei casi, le soluzioni di riciclo non sono ancora percepite come una priorità.
Ci sono invece realtà industriali in cui le alternative si cercano e si attuano. In Toscana, nel cuore pulsante della produzione tessile nazionale, realtà come Comistra si sta distinguendo a livello nazionale per la rigenerazione della lana. I dati comunicati affermano un riutilizzo del 60% di materie prime all’interno delle proprie lavorazioni, un ulteriore 35% al riciclo e solo il 5% della lavorazione destinata al macero.
La rigenerazione della lana permette di limitare lo sfruttamento intensivo dei terreni utilizzati per il pascolo degli ovini e, al tempo stesso, riduce l’utilizzo dei grandi quantitativi di acqua previsti per la lavorazione della stessa. Grazie alla differenziazione a monte dei colori dei capi, poi, si elimina il processo di colorazione riducendo ulteriormente l’inquinamento.
Queste pratiche rientrano in una visione di eco-design del prodotto con l’obiettivo di mettere il consumatore difronte ad un bivio: potrà scegliere se acquistare un capo low cost destinato ad una interruzione di vita del prodotto in modo dannoso per l’ecosistema oppure acquistare dei capi progettati dalla filiera del riciclo che potranno avere nuova vita nel momento in cui saranno dismessi.
18 luglio 2023