Alta qualità del grano, filiera controllata, basse emissioni per una azienda credibile e coerente
Essere riconoscibili e distinti dal frastuono del “greenwashing”, tanto temuto dai consumatori: il trevigiano Molino Rachello redigerà entro la fine dell’estate, il report di sostenibilità con lo scopo di comunicare il proprio sistema di valori, diffondere obiettivi di miglioramento ed assumere impegni per il loro raggiungimento. È questa la sfida di una famiglia orgogliosamente giunta alla sesta generazione di “mugnai” e che convintamente abbraccia i principi per la conservazione del Pianeta. «È una scelta responsabile e coraggiosa – afferma Gabriele Rachello, contitolare dell’azienda di Musestre, frazione di Roncade, al confine tra la Marca e la provincia di Venezia – perché il report è una pratica volontaria di rendicontazione per testimoniare un contributo ragionevole e soprattutto consapevole verso uno sviluppo sostenibile».
Per raggiungere l’ambizioso obiettivo, Molino Rachello è sostenuto dai propri valori: dalla storia, nata nel 1901, all’impegno ambientale maturato nel tempo, dalla qualità del prodotto all’attenzione verso il benessere dei dipendenti e di tutti gli stakeholders; in altri termini, il valore sociale dell’impresa.
«Siamo partiti – precisa Rachello – dalla volontà di indirizzare la nostra azienda verso un modello imprenditoriale, dove la sostenibilità fosse uno degli assi portanti. Durante il work in progress tuttora in corso, ci siamo però resi conto che non era sufficiente migliorare la fase conclusiva del processo all’interno del molino, ma che bisognasse estendere tale pratica alle aziende agricole, dove si concentra il maggiore impatto ambientale. Nasce così il progetto Oasi». Per questo si è scelto di certificare l’intera filiera, vale a dire circa 1.000 ettari coltivati da oltre 30 aziende agricole in tre regioni italiane (Veneto, Friuli Venezia Giulia e Toscana), lontano da strade di grande traffico e zone industriali. A Fontanelle, nel trevigiano, si è recentemente svolto l’annuale meeting organizzato dal Molino con i partner del progetto: “Terreni d’Incontro” è stato l’evocativo nome di un’occasione non solo per confrontarsi e fare squadra, ma per aggiornarsi.
Così si è parlato di assicurazioni parametriche, ma soprattutto del nuovo progetto triennale, finanziato dal Molino con la giovane “X Farm Technologies[” ed articolato in 3 step: agronomico per lo sviluppo e la gestione di modelli previsionali nell’agricoltura di precisione; soluzioni digitali per il monitoraggio della filiera; gestione e valorizzazione della sostenibilità con calcolo integrato dell’impronta carbonica. Grazie all’installazione di appositi sensori in campo, l’innovativo sistema è in grado, attraverso stazioni meteo per l’analisi dei parametri ambientali, di controllare lo stato di salute delle piante, nonché di essere d’aiuto agli agricoltori nella gestione ponderata e sostenibile di concimazioni oltre che nelle azioni di difesa dalle malattie.
Il Molino condivide con gli agricoltori un disciplinare di coltivazione, che incentiva l’utilizzo di prodotti fitosanitari di origine naturale ed altre azioni di lotta integrata come, ad esempio, la rotazione colturale, la lotta alle infestanti, l’utilizzo di insetti antagonisti. Inoltre si prevedono lavorazioni dei terreni, volte a preservarne la biodiversità ed i microrganismi naturalmente presenti. Il grano, che si ottiene così dai campi che fanno parte delle Oasi, permette di ottenere farine con ottime proprietà organolettiche, oltre a gusto e profumo distinguibili.
Filiera controllata, qualità del grano, benessere alimentare, pratiche agricole sostenibili, welfare e trattamento retributivo equo del personale, risorse energetiche, basse emissioni: sono questi i primi temi, su cui Molino Rachello sta impegnandosi per mantenere la reputazione di azienda credibile e coerente, guardando al futuro.
22 giugno 2023