Dal 5 al 7 aprile, un’edizione che offrirà 70 eventi animati da 300 relatori
l Festival della Green Economy fa il suo ritorno dal 5 al 7 aprile nella vivace cornice di Parma per una nuova edizione che promette di essere ancora più entusiasmante e incisiva. Dopo il successo dell’anno precedente, il Festival si espande e raddoppia la sua portata, offrendo grazie a 70 eventi e 300 relatori un palcoscenico ancora più ampio per discutere e promuovere soluzioni innovative per un’economia sostenibile.
Quest’anno, la manifestazione sarà arricchita dalla partecipazione di decine e decine di imprenditori che si confronteranno sui temi più rilevanti di questo delicato momento storico, tra cui la presidentessa della Confindustria regionale Annalisa Sassi, il presidente di Confindustria Emilia Valter Caiumi, Giuseppe Pasini di Feralpi, Filippo Zuppichin di Piovan, Giampaolo Dallara, Davide Bollati di Davines, Marco Mantellassi di Manteco, Alberto Figna di Agugiaro & Figna, Filippo Polegato di Astoria, Albino Tonazzo di Kioene, Irene Rizzoli di Delicius.
Il Festival della Green Economy, promosso da ItalyPost, Fondazione Symbola, L’Economia del Corriere della Sera e Pianeta 2030, con il Comune di Parma, Università di Parma, Unione Parmense degli Industriali e Parma io ci sto!, e con le main partnership di auxiell, Crédit Agricole, Davines Group, Iren, e in collaborazione con gli uffici di Milano del Parlamento Europeo e della Commissione Europea, si propone di essere un catalizzatore per l’azione concreta, offrendo spunti e idee che possano ispirare cambiamenti significativi a livello globale. Accanto a ben 15 grandi eventi sui più attuali temi legati alla sostenibilità, saranno, infatti, presenti anche sette sezioni tematiche, ciascuna composta da almeno quattro incontri, dedicati ai legami tra il green e diversi settori industriali. In particolare, il filone “Food” tematizza le sfide della filiera agroalimentare, tra cui la trasformazione delle filiere e l’agroecologia. Moda, legno arredo e la decarbonizzazione dei processi industriali saranno al centro di una seconda sezione tematica (dal titolo “Sfide e opportunità della sostenibilità”), mentre verrà aperta anche una finestra sul mondo dell’”Edilizia, infrastrutture e smart cities”. Al Festival della Green Economy non mancheranno i focus su “Logistica e mobilità”, per approfondire le nuove frontiere dei mezzi di trasporto e della transizione della logistica, e sulle “Imprese alla prova della sostenibilità”, in cui si discuterà di economia circolare, bilanci di sostenibilità e modelli di governance. Spazio poi al cambiamento climatico, il ruolo delle donne nell’economia e nella società e il futuro dell’energia, tra agrivoltaico e batterie, e alle presentazioni dei libri in corsa per il Premio Green Book 2024.
IL PROGRAMMA
La nuova edizione della Green Week prenderà il via ufficialmente venerdì 5 aprile, ma in realtà già giovedì 4 aprile alle 21.00 nell’Area Talk di Piazza Garibaldi a Parma si terrà un evento di anticipazione in cui Carlos Moreno, direttore scientifico “Innovazione territoriale imprenditoriale” alla Sorbonne Business School di Parigi e autore del libro “La città dei 15 minuti”, esplorerà nuove prospettive urbane per promuovere la sostenibilità.
L’apertura ufficiale sarà come di consueto venerdì mattina alle 10:30 al Crédit Agricole Green Life Auditorium e inizierà con un focus sul ruolo di Parma come “capitale della Green Economy” con gli interventi di Davide Bollati, presidente di Davines, Gabriele Buia, presidente dell’Upi, Alberto Figna, presidente di Agugiaro & Figna Molini, il sindaco di Parma Michele Guerra e il rettore dell’Università di Parma Paolo Martelli. Segue il dialogo su “Le imprese alla sfida della sostenibilità non solo ambientale” tra Fulvia Bacchi, direttore generale di UNIC Concerie Italiane, Valeria Brambilla, socio e presidente di Deloitte & Touche, Pietro Negra, fondatore e presidente di Pinko, Giuseppe Pasini, presidente di Feralpi Group, Vittorio Ratto, vice direttore generale di Crédit Agricole Italia, e Filippo Zuppichin, ad di Piovan. In chiusura, invece, l’intervento di Monica Araya, executive Director International European Climate Foundation, dal titolo “La transizione è necessaria?”.
Una volta che la kermesse avrà preso il via, sui palchi del Festival si alterneranno personaggi di rilievo del panorama nazionale e internazionale. Venerdì alle 15.00 l’associate professor in Earth System Science dell’Università di Exeter James Dyke affronterà il tema della salvaguardia del pianeta e degli ecosistemi in bilico e a seguire alle 16.30 Mark Z. Jacobson, direttore Atmosphere/Energy Program, docente di ingegneria civile e ambientale a Stanford e autore di “No miracles needed”, discuterà di elettrificazione e fonti rinnovabili.
Alle 18.00 Federico Fubini, esperto di geopolitica, analizzerà le azioni di dumping energetico adottate da alcuni paesi e le loro implicazioni globali assieme a Aurelio Regina e Annalisa Sassi. In contemporanea, Dario Fabbri, autore del libro “Geopolitica umana” (Gribaudo), approfondirà ulteriormente il tema della geopolitica energetica e le sue implicazioni sul piano globale. Alle 21 il Festival prosegue con due eventi di rilievo: in Piazza Garibaldi il comico Diego Parassole dialogherà con il presidente di Iren, Luca Dal Fabbro, per promuovere un’occasione di riflessione sulla transizione energetica che possa coinvolgere un ampio pubblico. In contemporanea a Palazzo del Governatore Mario Cucinella affronterà il tema delle città a 30 all’ora, proponendo soluzioni innovative per la mobilità urbana.
Nella ricca giornata di sabato 6 aprile, alle 16.30 a Le Village by Crédit Agricole il celebre chef italiano Davide Oldani discuterà della svolta green nell’alimentazione e dell’importanza di pratiche alimentari sostenibili. Alle 18.00 dalla stessa location il noto geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi intratterrà il pubblico con uno speech sui cambiamenti climatici. A seguire, alle 21.00 Jan Olof Lundqvist, massimo esperto mondiale sui temi dell’acqua, presenterà in anteprima nazionale il suo nuovo libro “La Tempesta Perfetta. Acqua, cibo e 8 miliardi di abitanti” (Post Editori) in dialogo con Alessandro Bratti, segretario generale dell’Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po. In contemporanea al Teatro Regio di Parma si terrà lo spettacolo “Un albero, una ciaccona” del violoncellista Mario Brunello e del neurobiologo delle piante e direttore del Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale Stefano Mancuso.
Domenica 7 aprile alle 11.30 la chiusura del Festival sarà affidata al ‘premio Nobel’ per l’acqua Andrea Rinaldo e al direttore scientifico del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici Giulio Boccaletti, che forniranno approfondimenti fondamentali sull’importanza della gestione sostenibile delle risorse idriche.
Inoltre, come già accennato, per il secondo anno consecutivo nel contesto del Festival verrà assegnato il Premio Green Book. Sabato 6 aprile alle 15.00 la Giuria dei Lettori selezionerà il libro vincitore tra i cinque finalisti selezionati dalla Giuria scientifica: in lizza Quello che sai sulla plastica è sbagliato (Gribaudo), di Simone Angioni, Stefano Bertacchi, Ruggero Rollini; Guarire la democrazia (minimum fax), di Leonardo Becchetti; Gli animali di Calvino (Treccani), di Serenella Iovino; La Groenlandia non era tutta verde (Egea), di Gianluca Lentini; Bestiario selvatico (La nave di Teseo), di Massimo Zamboni.
Alessandra Pizzi, curatrice Green Week e amministratore delegato Post Eventi: “Parma si candida a diventare la capitale italiana della Green Economy grazie ad un’azione corale che ha visto impegnati singoli imprenditori e l’Unione Parmense degli Industriali e a una tradizione di attenzione ai temi della sostenibilità ambientale e sociale che le imprese di questo territorio hanno sviluppato da tempo. Questo impegno sviluppato a livello territoriale fa da catalizzatore di un altrettanto impegno che tantissime altre imprese venete, lombarde e toscane hanno espresso da anni tramite la Green Week che ItalyPost sviluppa da 12 anni a livello nazionale. Siamo perciò entusiasti di questo virtuoso connubio e siamo certi che questo sforzo comune permetterà di far comprendere a tutta la popolazione che la manifattura italiana compete e vince nei mercati globali proprio grazie alla sua capacità di essere la più avanzata e innovativa nel riuso, nel riciclo, nell’individuazione di fonti rinnovabili di energia e, soprattutto, di aver compreso l’importanza della sostenibilità sociale come elemento necessariamente complementare a quella produttiva”.
Ermete Realacci, presidente Fondazione Symbola e Comitato Scientifico del Festival: “Transizione verde e digitale, coesione danno forza alla nostra economia. Come dice il Manifesto di Assisi affrontare con coraggio la crisi climatica non è solo necessario ma rappresenta una grande occasione per rendere la nostra economia e la nostra società più a misura d’uomo e per questo più capaci di futuro. È la strada scelta dell’Europa che con il Next Generation EU punta su coesione, transizione verde e digitale per dare forza alla nostra economia. Secondo il rapporto GreenItaly di Fondazione Symbola e Unioncamere oltre un terzo delle imprese (510 mila) negli ultimi cinque anni hanno investito sul green in Italia innovano di più, esportano di più, producono più posti di lavoro (3,2 mln). Saranno protagoniste della Green Week organizzata a Parma”.
IL TOUR TRA LE AZIENDE
La Green Week non è solo il momento del Festival, ma prevede anche un tour nelle “Fabbriche della Sostenibilità” alla scoperta di decine di aziende sparse in diverse regioni italiane, vere e proprie eccellenze protagoniste dell’innovazione nel campo dell’ecosostenibilità, il cui percorso green è stato valutato e approvato dal comitato tecnico curato da Leoales. Sono quindi aziende che investono, anche come leva competitiva, su tematiche quali economia circolare, riuso, gestione dei rifiuti in ottica sostenibile e abbattimento delle emissioni, risparmio energetico e nuove forme di energia, nuove tecniche costruttive e sostenibilità dei mezzi di trasporto, responsabilità sociale e ambientale d’impresa.
Ad aprire le loro porte in quest’occasione saranno la Fomet, che a San Pietro di Morubio (VR) produce fertilizzanti su scala industriale con metodi e sistemi di lavoro naturali, attenti al sempre maggiore declino produttivo dei terreni e la loro progressiva destrutturazione, e la celeberrima Mutti di Montechiarugolo (PR), leader nella lavorazione del pomodoro 100% italiano. Poi un’azienda con sede a Sandrigo (VI), Fitt, specializzata in sistemi in materiale termoplastico per il passaggio di fluidi, per applicazioni industriali, grandi infrastrutture ed edilizia civile, e per l’ambito domestico del giardinaggio e dell’hobbistica. Parteciperà al Tour anche l’Autorità di Bacino distrettuale del Fiume Po, aprendo le porte a Campotto (Ferrara) del Museo della Bonifica di Saiarino.
Si potrà visitare poi l’azienda vinicola Cielo e Terra, di Montorso Vicentino (VI), BCorp e società Benefit prima in Italia ad aver introdotto il lean management in un’ottica di cambiamento e miglioramento. Ma anche la Metlac (Bosco Marengo, AL), che si occupa della produzione per la protezione interna e decorazione esterna di imballaggi metallici per alimenti e bevande, e Fecs Group che aprirà lo stabilimento di Stemin a Comun Nuovo (BG), specializzato in riciclo di metalli ferrosi.
Nel vicentino Unic Concerie Italiane proporrà un focus specifico sul mondo della concia con le visite alla Conceria Montebello (nell’omonimo paese) che lavora pelli bovine di alta qualità e fa di “creatività, innovazione e sostenibilità i principi alla base di ogni progetto”, Medio Chiampo (sempre a Montebello Vicentino) che gestisce circa 200 km di rete acquedottistica e una rete fognaria paragonabile a una città di 500.000 abitanti, in grado di trattare i reflui industriali delle numerose concerie della zona, e Osmo (Arzignano, VI), dove si potrà entrare in un’azienda chimica specializzata nella messa a punto di processi destinati all’industria conciaria.
Al settore del riscaldamento e della refrigerazione si rivolgono le ricerche e le innovazioni tecnologiche progettate da società come Irsap (Arquà Polesine, RO), anch’essa visitabile in occasione del Tour delle Fabbriche della sostenibilità. Mentre i partecipanti potranno entrare nel dietro le quinte anche di Eurotherm (Appiano sulla strada del vino, BZ), società Benefit che produce e commercializza sistemi radianti per il comfort indoor.
Apre le proprie porte anche l’azienda di Parma (PR) Davines, una B Corporation multinazionale nata per il mercato professionale dell’acconciatura, poi sviluppatasi per il mercato dello skin care, che usa il business per generare un impatto positivo sulle persone e l’ambiente, e Lago (Villa del Conte, PD), che progetta e realizza arredamenti made in Italy, prestando attenzione al tema del rispetto, inteso come attenzione nei confronti dell’individuo, dell’ambiente e della comunità. Parteciperà anche il gruppo Iren al Tour, aprendo le porte del PAI Polo Ambientale Integrato di Parma, un insieme di impianti progettati per lo smaltimento dei rifiuti urbani e speciali non pericolosi, con un termovalorizzatore cogenerativo che nasce dalle migliori tecnologie esistenti. Mentre a Zanè, nel vicentino, porte aperte presso la Pasticceria Filippi, società BCorp e Benefit che produce panettoni, pandori e dolci artigianali di alta qualità.
Ci saranno poi la società Viacqua (Dueville, VI), che ha messo al centro del suo impegno la gestione dei servizi pubblici idrici locali (acquedotto, fognatura e depurazione) in modo efficiente per gli utenti dei ben 68 comuni della Provincia di Vicenza, e Purina (Summaga di Portogruaro, VE), azienda di riferimento negli alimenti del settore PetCare, presente con il proprio portafoglio di brand sia nella grande distribuzione sia nei canali specializzati. Infine, aprirà le proprie porte anche Manteco, azienda attiva nella produzione tessile con base a Montemurlo (PO), leader per la sostenibilità e i tessuti di alta qualità dal 1943, che ha di recente lavorato ad una serie di proposte per sostituire le fibre normali con quelle riciclate e certificate, oltre a lavorare da sempre con produttori del territorio.
27 marzo 2024