La montagna e le sue criticità al centro del convegno di Symbola che so è tenuto a Teia, nelle Marche
Montagne, foreste e sostenibilità sono stati i temi al centro della XI Edizione del Festival della Soft Economy: “La sfida territoriale. Geografie e strategie contro le crisi climatica e demografica”, che si è tenuto dal 16 al 18 novembre a Treia (Macerata), nelle Marche. Organizzato da Symbola (Fondazione per le qualità italiane), l’evento ha inteso riunire attorno ad un tavolo le migliori energie del Paese, per discutere e cercare di dare risposte ad un problema non più procrastinabile. La crisi climatica e demografica hanno impatti deleteri sempre più evidenti sul territorio montano.
È necessaria, pertanto, una strategia che individui priorità e azioni capaci di assicurare la tenuta degli assetti territoriali e condizioni di abitabilità in sicurezza, in particolare delle aree del Paese più esposte come le montagne. Secondo la classificazione Eurostat, l’Italia è montana per il 66% della superficie nazionale, il doppio della media Ue (32,6%), molto più della Francia (20,6%) e della Germania (11,8%). Rischi aggravati dal fatto che larghissima parte dei sistemi insediativi più densamente abitati e più intensamente urbanizzati sono limitrofi, prossimi, relazionati e spesso interstiziali alle catene alpina, appenninica e insulari. Si è ribadito che deve maturare la consapevolezza della “centralità geografica” della montagna e conseguentemente della sua “centralità politica”, dando così vita ad un grande e ambizioso programma centrato sull’economia circolare in grado di realizzare quelle azioni di adattamento/mitigazione necessarie a contrastare la crisi climatica, puntando in particolare sulle produzioni legate alle filiere della bioeconomia fondamentali nell’assicurare e fornire servizi ecosistemici e ambientali.
Si è parlato anche dell’urgenza di un progetto nazionale di neo-popolamento della montagna quale condizione fondamentale per rendere concreta questa prospettiva di sviluppo. A questo proposito un possibile strumento per la transizione ecologica sono le Green Communities. Previste nella legge 221/2015 e ora finanziate dal PNRR con 135 milioni di euro, rappresentano un nuovo percorso nelle quali la montagna viene posta al centro delle politiche per l’ambiente, l’uso sostenibile delle risorse naturali, il pagamento dei servizi ecosistemici, le nuove agricolture, le start-up e il turismo.
18 novembre 2023