La Biblioteca “La Vigna” di Vicenza invita a votare all’iniziativa promossa dal Fai

La Biblioteca internazionale La Vigna invita a votare il Giardino Salvi, cuore verde di Vicenza, tra “I luoghi del cuore” Fai (Fondo ambiente italiano). Si tratta di uno storico parco dai monumenti simbolo – la Loggia Valmarana, la Longhena e l’ex Fiera – che si trova tra stazione, corso Palladio e corso Fogazzaro, e che merita di tornare a essere un luogo sicuro e vivibile per tutti. Partecipare al censimento “I Luoghi del Cuore”, promosso dal Fai e da Intesa Sanpaolo, è un’occasione per garantire interventi concreti di recupero e valorizzazione del Giardino. Il progetto della Delegazione Fai di Vicenza prevede spazi accoglienti per socializzare, leggere, sorseggiare un caffè, come nei parchi delle grandi città, riportando vita e sicurezza nell’area. Si può votare a questo link.

Voluto dal nobile Giacomo Valmarana verso la metà del’50  come “luogo di delizie” a fianco della sua dimora, il Giardino Salvi è un piccolo polmone elegante, luogo ricco di storia circondato da gioielli architettonici, numerosissime sono le testimonianze letterarie e iconografiche che evidenziano la sua importanza per la città di Vicenza. Nel 1591 vi viene costruita, forse da Leonardo Valmarana, la “Loggia palladiana”, spazio deputato alla gioia e alla spensieratezza. Nel 1592 il Giardino, aperto anche al pubblico e ai visitatori, appare come un luogo suggestivo, ricco di piante, una conigliera, uccelli variopinti e tartarughe. Per poi accrescerne il valore aristocratico, Luigi e Massimiliano Valmarana commissionano a Baldassarre Longhena, sul lato nord del Giardino, la Loggetta, destinata ad accogliere dotte riunioni accademiche. Passato in eredità ai fratelli Salvi nel 1813, il Giardino subisce numerose variazioni e diversi sono gli interventi che mirano al miglioramento del patrimonio di fiori e piante, anche con la costruzione di una serra calda. Nel 1878 il Comune di Vicenza ne diviene proprietario, nel 1897 viene abbattuto il muro di cinta verso corso SS Felice e Fortunato e il Giardino viene reso visibile anche dall’esterno per essere aperto definitivamente al pubblico nel 1907. Nel corso del XX secolo mantiene la sua struttura ottocentesca, ma vengono aggiunte numerose sculture, che lo rendono luogo della memoria e spazio espositivo per mostre d’arte e artigianato. Non è un caso che proprio qui, tra il 1947-1948, vengano edificati, su proposta del neonato Ente Fiera ad opera dell’architetto Sergio Ortolani, i padiglioni per l’Esposizione della Fiera Campionaria, che, trasferita poi in zona industriale negli anni ’70, fa perdere a questo spazio la vitalità e il desiderio di goderlo appieno. 

(Fonte: Biblioteca Internazionale La Vigna)

8 dicembre 2024