Il Codacons chiede un intervento per limitare la pubblicità occulta inserita in show e spettacoli
“Il cibo spazzatura non è un problema meno grave del fumo o dell’alcool e come tale necessita di essere trattato con meticolosità”: è con questo spirito che il presidente del Codacons, Marco Maria Donzelli ha chiesto un intervento dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza e dell’Antitrust per evitare di far passare determinati messaggi in determinati programmi tv o fasce orarie.
A fondamento di questa apprensione, il Codacons cita uno studio pubblicato sul Journal Public of Health dai ricercatori dell’Università di Nottingham nel quale è evidenziata la consistente sponsorizzazione di ‘junk food’ nei reality show britannici andati in onda tra il 2019 e il 2020. Si tratta di 1750 minuti calcolati su 234 messe in onda, dedicati all’esposizione di un tipo di consumo profondamente nocivo e ritenuto fra i primi responsabili dell’aumento dell’obesità infantile.
Questo tipo di pubblicità è quella che in letteratura viene definita di ‘product-placement’: forme di comunicazione inserite in una struttura narrativa ben definita con l’obiettivo catturare lo spettatore in maniera del tutto indiretta e di conseguenza maggiormente efficace. Il target più sensibile è infatti costituito dai telespettatori o dagli utenti più giovani, i quali possono essere persuasi con grande facilità, specialmente se a pubblicizzare cibi e bevande ad alto contenuto di zuccheri e grassi sono conduttori televisivi, sportivi o influencer.
Il Codacons ritiene pertanto che sia necessario un intervento diretto per contrastare chi, abusando dell’enorme spazio pubblicitario concesso, possa danneggiare quella fetta di pubblico molto giovane che assorbe inconsapevolmente e negativamente il messaggio trasmesso dai media o sui mezzi di trasporto.
L’intento è quello di monitorare con sempre più attenzione le attività di pubblicità occulta svolte nei reality show e sulle piattaforme streaming e quindi limitare la diffusione di messaggi diseducativi e pericolosi per la salute dei più giovani.