Si chiede a Governo e Regione di coinvolgere subito le banche per anticipare le misure anticrisi
Confcommercio Unione Metropolitana di Venezia e Segreterie Provinciali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno siglato ‘virtualmente’ un’intesa sui provvedimenti urgenti per il settore del commercio veneziano che, già provato lo scorso novembre-dicembre dall’eccezionale ondata di altamarea che ha colpito il centro storico lagunare, oggi deve fare i conti anche con l’emergenza Covid-19.
L’intesa è stata raggiunta nel corso di una videoconferenza a distanza alla quale hanno partecipato per Confcommercio il Presidente Massimo Zanon e per le organizzazioni sindacali rispettivamente Caterina Boato, Nicola Pegoraro e Luigino Boscaro, in collegamento anche i Presidenti degli Enti Bilaterali del Terziario e del Turismo di Venezia Stefano Montesco e Danilo De Nardi.
Il testo dell’intesa è stato immediatamente inoltrato al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte; della Regione Veneto, Luca Zaia; al Prefetto di Venezia, Vittorio Zappalorto; ed ai Sindaci della Città Metropolitana di Venezia.
Sottolineati tutti fattori che in questi ultimi cinque mesi si sono abbattuti sui settori del commercio e del turismo e “prendendo atto del grandissimo sforzo che il Governo italiano sta facendo”, il testo dell’intesa ritiene che “sia necessario un più attivo coinvolgimento del sistema bancario per anticipare alle Aziende quanto sarà frutto dei processi di richiesta degli ammortizzatori sociali e per assicurare alle Aziende la possibilità di far fronte agli impegni nei confronti dei propri collaboratori anche mediante la creazione di conti correnti specifici, “dedicati” al pagamento delle retribuzioni e delle anticipazioni, approvate dall’INPS, da corrispondere ai lavoratori”.
L’intesa prosegue auspicando che per Venezia e la sua provincia vengano previste ulteriori risorse in considerazione della situazione di crisi che già si era manifestata e che le banche possano anticipare ai lavoratori una quota degli ammortizzatori sociali ai quali avranno diritto.
Il testo infine si conclude auspicando: “che si apra un tavolo istituzionale a livello locale per implementare nel più breve tempo possibile le risorse richieste con un ruolo attivo, anche in funzione di garanzia nei confronti degli Istituti di credito, di Regione e Governo, anche avvalendosi, in fase transitoria, della garanzia dei Confidi”.