Dovrà essere specificato il materiale utilizzato e quale sia il modo corretto per lo smaltimento
Un piccolo passo nel segno di una maggiore tutela dell’ambiente: dal 1° gennaio è in vigore l’obbligo di etichettatura ambientale degli imballaggi, cioè dovranno essere chiare ed esplicite le indicazioni per un migliore smaltimento dei rifiuti da parte dei cittadini.
In pratica, d’ora in poi tutti gli imballaggi dovranno essere “opportunamente etichettati secondo le modalità stabilite dalle norme tecniche UNI applicabili e in conformità alle determinazioni adottate dalla Commissione dell’Unione europea, per facilitare la raccolta, il riutilizzo, il recupero ed il riciclaggio degli imballaggi, nonché per dare una corretta informazione ai consumatori sulle destinazioni finali”.
I produttori inoltre saranno anche tenuti ad indicare la natura dei materiali utilizzati, per tutti gli imballaggi primari, secondari e terziari immessi al consumo in Italia. Sulle etichette che i produttori saranno necessariamente tenuti a mettere, dovremo trovare, in forma scritta o attraverso icone grafiche, il tipo di imballaggio, l’identificazione del materiale usato, la famiglia di appartenenza del materiale di riferimento e le indicazioni per un corretto smaltimento dell’imballaggio.
L’etichettatura ambientale che le imprese dovranno introdurre la troveremo su tutti gli elementi di imballaggio che sono separabili manualmente. Per cui sul tappo, nastro oppure pellicola; sul corpo principale dell’imballaggio, come bottiglia, scatola o vassoio; su una componente che già riporta l’etichetta per facilitare la lettura delle informazioni.
È da sottolineare che ogni azienda ha la possibilità di scegliere se indicare le informazioni in forma grafica, scritta oppure utilizzando un QR Code. Quel che è certo è che le sanzioni sono pesanti e, oltretutto, possono essere applicate non solo a chi produce il materiale dell’imballaggio, ma anche ai commercianti e ai distributori.
Inoltre la normativa europea prevede che in etichetta compaiano anche indicazioni al consumatore per supportare la raccolta differenziata e informazioni aggiuntive, come un simbolo grafico, per la raccolta differenziata di qualità, riciclabilità, marchi ambientali, compostabilità di quanto fa parte integrante dell’acquisto fatto dal consumatore.