Entro fine anno, la nuova Commissione europea dovrebbe provvedere alla pubblicazione del rapporto che dovrà fare il punto sulle etichette, con riferimento ovviamente a quelle ‘a semaforo’ che si vanno sempre più diffondendo in Europa. Un tema che vede l’italiana Coldiretti nettamente all’opposizione e sul quale si registra ora un nuovo passo avanti: perché Nestle ha annunciato che su tutti i suoi prodotti venduti in Europa, entro la fine del 2019, appariranno le etichette “Nutriscore”, il sistema adottato in Francia.
La lettera A indicherà la scelta più salutare, la E quella meno salutare con la via di mezzo rappresentata da B, C e D. I colori dei bollini dal verde al rosso indicheranno invece la presenza di zuccheri, sale, grassi, fibre, frutta etc. La decisione è giunta, come ha fatto notare Marco Settembri, Ceo di Nestlé Europa, perché i consumatori vogliono sapere cosa c’è negli alimenti che consumano, una scelta consapevole, insomma, che ha portato la famosa azienda dell’agroalimentare a prendere questa via.
Per gli italiani comunque resta un metodo fuorviante che non aiuta la scelta responsabile dei consumatori
Secondo Federalimentare questo sistema “non induce il consumatore a compiere scelte più salutari, dato che mettono l’accento sui singoli alimenti piuttosto che sull’alimentazione nel suo insieme; una buona dieta si ottiene attraverso un’alimentazione varia e bilanciata, con un’appropriata assunzione di tutti i nutrienti”.
Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, parla di etichette fuorvianti sottolineando come le multinazionali usano sempre di più prodotti artificiali promuovendo, insomma, il modello alimentare ‘made in Usa’ con tanti casi di diabete, obesi e ipertesi. Infine, secondo Coldiretti: “sono etichette ingannevoli che, con la semplificazione, rischiano di sostenere modelli pericolosi per la salute e per il sistema produttivo di qualità del Made in Italy e di promuovere cibi spazzatura”.