Dal 12 ottobre arrivano le nuove etichette europei per i carburanti. Cambiano infatti le definizioni così come abbiamo imparato a conoscerle fino ad oggi e diventano uniformi in tutta l’Unione, in forza del recepimento della direttiva europea denominata DAFI, Directive Alternative Fuel Initiative, che uniforma le denominazioni indipendentemente dal nome in vigore in ogni singolo Paese.
In pratica, la direttiva DAFI, che altro non è che un insieme di norme europee ideate al fine di promuovere una mobilità più ecosostenibile, ha voluto rendere uguali per tutti i Paesi europei le denominazioni riservate ai vari tipi di carburante. Quindi tutte le stazioni di rifornimento europee, tutte le pistole di erogazione e tutti gli sportellini che coprono il tappo del serbatoio delle auto di nuova immatricolazione saranno identificati da nuove etichette uguali in tutta Europa. La nuova denominazione universale riguarderà stazioni di rifornimento di benzina, gasolio, idrogeno (H2), gas naturale compresso (Gnc), gas naturale liquefatto (Gnl) e gas di petrolio liquefatto (Gpl).
Un cerchio per la benzina, un quadrato per il gasolio, un rombo per i vari gas naturali
Le nuove etichette della benzina saranno costituite da un cerchio contenente la lettera E abbinata ad un numero indicativo della percentuale di componenti bio presenti all’interno del carburante: ad esempio E5 vuol dire che si sta utilizzando benzina con il 5% di alcol etanolo, E10 che si sta usando benzina col 10% di alcol etanolo e così via.
Le etichette del gasolio, invece, saranno identificate da un quadrato con all’interno la lettera B affiancata da un numero che indica la percentuale di componenti biodiesel: per esempio B7 vuol dire che si sta facendo uso di gasolio con il 7% di biodiesel. Infine per i carburanti gassosi le etichette saranno identificate da un rombo contenente una sigla diversa a seconda del relativo gas: H2 per idrogeno, CNG per metano per auto, LPG per Gpl e LNG per metano liquido.