«L’utilizzo illegale di un marchio aziendale, da parte di un soggetto contraffattore, fa venir meno il valore che, attraverso tale marchio, l’acquirente attribuisce ad un determinato bene»: lo ha dichiarato Guido Galperti, Presidente dell’Intergruppo parlamentare per la tutela del marchio aziendale in occasione dell’incontro tenutosi nella Sala Aldo Moro della Camera dei Deputati a Roma.
«Le nuove tecnologie – ha precisato Angelo Senaldi, Segretario della Commissione parlamentare per la lotta alla contraffazione – garantiscono una doppia tutela. Quella dei marchi, innanzitutto, la cui contraffazione causa danni economici e di reputazione. E quella dei consumatori, che hanno nuove opportunità di verifica su autenticità e provenienza di ciò che acquistano. Data la flessibilità di utilizzo che li caratterizza, i nuovi strumenti possono agire su un tema cruciale, quello della fiducia nel rapporto tra produttore e consumatore».
L’Intergruppo dialoga con i Parlamenti europei per una lotta coordinata alla contraffazione
L’Intergruppo dedicato alla tutela del marchio è stato costituito all’inizio dell’anno ed ha tra i suoi principali obiettivi quello di approfondire le questioni relative alla materia e dialogare e condividere le diverse esperienze con i colleghi degli altri Parlamenti, principalmente europei, al fine di creare un movimento di opinione consapevole sull’importanza e sul valore del marchio. Il Presidente dell’Intergruppo parlamentare per la tutela del marchio è Guido Galperti. Fanno parte dell’Intergruppo circa 30 parlamentari, tra Camera e Senato.
L’Italia è patria di brand prestigiosi che godono di fama internazionale e che da anni subiscono danni economici e reputazionali derivanti dal fenomeno della contraffazione. Il mercato del falso, come segnala il rapporto Censis – Ministero dello Sviluppo Economico, vale, solo in Italia, 6,9 miliardi di euro, in crescita del +4,4% rispetto al 2012.