Quando l’oggetto fasullo era nostrano, Napoli era regina. Ma ora che la contraffazione è fenomeno internazionale, il centro partenopeo è il cuore dell’assalto cinese più subdolo e pericoloso, quello che passa per la commercializzazione di giocattoli non conformi alle norme di sicurezza europee. Un’inchiesta del quotidiano il Mattino, ha indicato in circa 9 milioni di euro l’import di giocattoli illegali dall’estremo oriente. Tanto che l’Ascom di Naspoli quest’anno ha consegnato agli esercenti un vademecum che aiuti ad evitare la distribuzione di oggetti contraffatti, non conformi alle norme di sicurezza e che non di rado contengono sostanze tossiche. Al tempo stesso l’associazione dei commercianti ha chiesto al Governo un irrigidimento delle verifiche della Guardia di Finanza sulle strade e tra gli ambulanti.
L’allarme arriva anche dal presidente dell’associazione Noi Consumatori, l’avvocato Angelo Pisani: “Consigliamo a tutti i genitori alle prese con la corsa ai regali della Befana, di leggere sempre e con molta attenzione le indicazioni riportate sul prodotto e verificare, oltre al marchio CE, al luogo di fabbricazione e all’età indicata per l’utilizzo del giocattolo, che ci siano anche le etichette di garanzia e gli appositi bollini che attestano la sicurezza e la qualità del gioco come il logo Giocattoli sicuri dell’IISG o l’IMQ per i giochi elettronici. Fondamentale è poi evitare le bancarelle e acquistare sempre nei negozi. Non bisogna lasciarsi ingannare da prezzi estremamente bassi perché spesso sono la qualità e l’affidabilità che vengono sacrificate”.