La Commissione Europea ha deciso di non presentare appello alla decisione del Tribunale europeo che, a novembre scorso, aveva sancito che l’etichetta energetica degli aspirapolvere è da considerarsi ingannevole e discriminatoria nei confronti di alcune classi di apparecchi (come i ciclonici di Dyson), confermando il pronunciamento della Corte di Giustizia di più di un anno prima.
La vicenda era inizia diversi anni fa, quando Dyson aveva contestato la procedura stabilita dalla Commissione europea per la misurazione degli aspirapolvere ai fini della compilazione dell’etichetta energetica ritenengola fuorviante. Dyson lamentava il fatto che le misure di efficienza energetica e di potenza di aspirazione previste dalla Commissione europea fossero fatte ad aspirapolvere vuoto, dove anche i modelli tradizionali con sacco, hanno prestazioni valide. Ma nel mondo reale, dopo i primi passaggi, l’aspirapolvere non è mai vuoto e i modelli ciclonici Dyson mantengono la loro efficienza anche a serbatoio pieno, contrariamente a quanto accade con quelli tradizionali.
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