Cresce l’acquisto di alimentari Made in Italy, con tante proteine (e i celiaci battono i vegani)
Una ricerca curata dall”Osservatorio Immagino” di Nielsen Gs1 Italy 2020 ha indagato sulle tendenze nutrizionali così come emergono dall’analisi delle etichette dei prodotti aquistati. Ne è risultato un rapporto, dal titolo “Le etichette dei prodotti raccontano i consumi degli italiani”, nel quale vengono incrociate le informazioni riportate sulle confezioni dei circa 112 mila prodotti digitalizzati a dicembre dell’anno scorso.
Il primo dato importante ci dice che , generalizzando, soprattutto i consumatori più giovani orientino i loro acquisti sulla base delle informazioni nutrizionali che si leggono, usualmente, sul retro della confezione.
Ecco allora che l’“Osservatorio Immagino” ha pensato di fare una media ponderata dei contenuti dei nutrienti indicati sulle etichette nutrizionali di 67.660 prodotti tra quelli appartenenti principalmente alla catena delle bevande, della drogheria alimentare, del fresco e del freddo. Ne verrebbe fuori un prodotto ‘medio’ così composto: “al 20,2% dai carboidrati, di cui l’8% è fatto di zuccheri, all’8.7% da grassi di cui il 2,9% saturi, al 6,4% dalle proteine e al 2% dalle fibre, per un apporto energetico di 180,8 calorie” per 100g/100 di calorie.
Importante è che una percentuale che supera “il 25% del totale food” riporta una clain che esalta l’italianità del prodotto con espressioni diverse (‘prodotto in Italia’, ‘made in Italy’, ‘product in Italy’, ‘solo ingredienti italiani’, ‘100% italiano’), richiami alla regionalità (le più attive sono Piemonte, Toscana, Emilia Romagna), indicazioni ufficiali della Ue (Igp, Dop, Doc e Docg) e tante bandiere tricolori. Positivo, per il 2019, anche l’andamento dei prodotti che hanno evidenziato sul pack la presenza o l’aggiunta di un nutriente come vitamine, calcio, fibre, Omega3, ferro, fermenti lattici, proteine, potassio oppure etichettati come integrali. Ed ancora, i prodotti gluten free oggi superano ormai il 14% del totale delle vendite food mentre il peso in valore dei prodotti vegani è pari al 5,3%.