Il 70% dei banchi dei mercati rionali di ortofrutta, prodotti ittici e carne non rispetta le norme in materia di etichette. L’indagine è stata condotta in tutt’Italia dal Movimento difesa del cittadino (Mdc): presi in considerazione i farmers’ market e i venditori direttia Milano, Siena, Ascoli Piceno, Roma, Avellino, Crotone, Reggio Calabria, Cagliari.
Per l’ortofrutta, l’informazione più presente è ovviamente il prezzo (93,4%), seguita dalla denominazione commerciale (78,7%), dall’origine (63,9%) e dalla categoria (50%): tra i banchi che presentano contemporaneamente tutte e 4 le diciture obbligatorie solo il 34% è risultato in regola. Anche per i prodotti ittici l’informazione più presente è il prezzo (90,2%); l’indicazione semi sconosciuta quella degli attrezzi di cattura (18,2%), introdotta lo scorso 13 dicembre 2014, utile per valutare l’impatto ambientale del tipo di pesca. L’origine per il pesce è presente nel 73,5% dei casi, mentre il metodo di produzione è presente solo nel 49,2% dei casi. In generale solo il 15,9% dei banchi è risultato in regola, mentre per quelli della carne la percentuale è il 45,5%. I cittadini acquistano carne al mercato non possono sapere, ad esempio, l’origine: nel 6,4% sia i cartellini che il libro informativo non sono stati trovati esposti.
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