Come già accaduto in passato, anche l’edizione 2017 dell’ANUGA di Colonia, la più importante manifestazione fieristica al mondo dedicata al food & beverage, ha visto l’intervento delle autorità per contrastare la dilagante falsificazione dei prodotti agroalimentari. La denuncia è partita dal Consorzio del Parmigiano Reggiano contro due prodotti con denominazione “Parmesan”.
La sentenza ottenuta dal Consorzio nel febbraio 2008 presso la Corte di Giustizia delle Comunità Europee sancisce che il termine “Parmesan” non è generico, ma rappresenta un’evocazione della denominazione “Parmigiano Reggiano” e non può essere utilizzato per formaggi non conformi al disciplinare della Dop italiana. «La tempestività dell’intervento delle autorità tedesche a seguito della nostra denuncia – sottolinea il presidente del Consorzio, Nicola Bertinelli – si lega al fatto che, dopo anni di contenziosi, abbiamo ottenuto dall’Unione Europea una legislazione che non lascia dubbi in materia di tutela».
La denuncia nel corso di una manifestazione così importante scoraggia chi vuole falsificare
ANUGA rappresenta una piazza interessante per il Consorzio di tutela che, nei primi nove mesi del 2017, ha già registrato un incremento complessivo delle esportazioni pari al +4% e che si è dato l’obiettivo ambizioso di superare il traguardo delle 50.000 tonnellate esportate entro la fine dell’anno. – «In Europa – prosegue Bertinelli – il nostro sistema di vigilanza e repressione ha raggiunto livelli di efficacia che ancora non sono possibili in tutto il mondo. Fuori dall’Unione, si registra infatti un diffuso utilizzo ingannevole di richiami alla nostra denominazione. Non è la prima volta che un sequestro avvine in una fiera internazionale così importante per le eccellenze agroalimentari, ma la richiesta di sequestro immediato proprio in questa sede assume un clamore tale da scoraggiare a maggior ragione chi attua frodi o contraffazioni».