Stretta contro le produzioni illegali, che non rispettano l’ambiente e pericolose per la salute .
Sono 48mila le persone che, negli ultimi cinque mesi, sono state arrestate per contraffazione di farmaci, violazioni della normativa in materia di tutela ambientale e sicurezza alimentare. Basta il numero per capire che stiamo parlando dell’immensa Cina dove il Governo ha deciso un draconiana stretta sui reati che riguardano la produzione anche destinata ai mercati esteri.
E così, accanto alle misure restrittive personali, le autorità di pubblica sicurezza cinesi hanno anche stroncato un giro di affari illegale, legato ad attività rischiose per l’ambiente e per la salute, che ammonta a ben 28,3 miliardi di Yuan, pari a circa 4,03 miliardi di dollari. Un’attività concentrata soprattutto su fabbriche e laboratori privi di qualunque autorizzazione e soprattutto considerati altamente inquinanti. La prima attenzione della autorità cinese è infatti rivolta a tutti quei processi che sono inquinanti dell’ambiente e pericolosi per la salute.
Secondo Liu Yuejin, importante funzionario ministeriale, i dipartimenti di polizia di tutto il Paese hanno segnalato alle autorità di regolamentazione del mercato, delle attività agricole e per la tutela dell’ambiente numerosi casi di rilievo penale ed è stato cosi possibile infliggere un duro colpo alle organizzazioni dedite alla violazione delle norme sulla sicurezza alimentare, sulla contraffazione dei farmaci, sulla tutela ambientale e sulla protezione dei diritti di proprietà intellettuale.
La svolta ecologista cinese
La Cina è il maggiore paese in via di sviluppo del mondo, con una popolazione che sfiora il miliardo e mezzo di persone e che è riuscita a condensare l’intero processo di industrializzazione in un periodo relativamente breve diventando, in soli cento anni, la seconda potenza industriale al mondo dopo gli Stati Uniti. A permettere la rapidità di questo processo è stata anche la disponibilità di carbone, che ha fatti di questo il Paese più inquinante in assoluto.
Ma nel suo discorso del 18 ottobre 2017 al XIX Congresso del Partito comunista, il presidente Xi Jinping ha promesso la costruzione di una “Beautiful China”, attraverso lo sviluppo di una nuova civiltà ecologica.