Un gruppo di multinazionali del settore alimentare mondiale ha annunciato la collaborazione con IBM per un progetto basato su una nuova tecnologia che ha l’obiettivo di migliorare la trasparenza della filiera e garantire la tracciabilità e la sicurezza dei cibi. Il consorzio include colossi come Nestlé, Walmart, Dole, Golden State Foods, Kroger, Tyson Foods e McCormick and Company.
La tecnologia messa a punto dal colosso dell’informatica si chiama “Blockchain” ed è una piattaforma in grado di “blindare” la sicurezza alimentare, scongiurando rischi da contaminazione e diffusione di patologie. Molti dei problemi critici che riguardano la sicurezza alimentare, come il contagio incrociato e la diffusione di patologie, spiega IBM, sono acutizzati dal mancato accesso a informazioni e tracciabilità. L’identificazione del punto esatto dal quale si è originato il problema può richiedere settimane, con tutti i rischi legati alla sua diffusione, alla mancanza introiti e allo spreco dei prodotti.
È nell’interesse anche delle multinazionali collaborare per la sicurezza alimentare
La blockchain definisce un ambiente fidato per tutte le transazioni: tutti i partecipanti, dagli agricoltori ai distributori fino ai consumatori, possono accedere alle informazioni relative all’origine e allo stato degli alimenti a ogni passo della catena. Ciò permette a tutti i componenti dell’ecosistema di tracciare velocemente, e all’origine, i prodotti che sono stati esposti a un contagio, assicurando così la rimozione dagli scaffali e fermando la diffusione di problemi sanitari.
Test sono stati svolti sia in Cina sia negli Stati Uniti ed hanno dimostrato che la blockchain può essere molto validamente utilizzata per tracciare un prodotto e che le parti coinvolte nella filiera alimentare globale considerano la sicurezza degli alimenti un problema di collaborazione piuttosto che un problema di concorrenza. Per questo sono disponibili a cooperare per migliorare il sistema alimentare globale.