Con qualche piccola modifica le etichette che si trovano sui cibi confezionati per indicarne i valori nutritivi potrebbero essere ancora più utili per evitare di introdurre troppe calorie. La “scoperta” assomiglia un po’ a quella dell’acqua calda, ma è significativa perché comprovata da un serissimo studio del Cdc di Atlanta pubblicato dal Journal of the Academy of Nutrition and Dietetics.
Lo studio è stato portato avanti con seimila volontari ai quali sono stati fatti valutare nove tipi diversi di etichetta per quattro cibi fittizi, due pietanze surgelate e due sacchetti di patatine. Dall’indagine è emerso che i partecipanti sono stati in grado di stabilire il contenuto calorico più accuratamente con etichette in cui il numero di calorie per porzione era scritto in grande o era specificato su due colonne. A quanto indica lo studio, significativa è stata la differenza qualora l’etichetta riportasse il numero delle calorie non solo totale, ma anche per la singola porzione.
«Queste etichette sono state mostrate sullo schermo di un computer – sottolineano gli autori della ricerca – ora servono altri studi per vedere se sono efficaci anche nelle dimensioni reali».
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