Il nuovo progetto MAARMO ricicla gli scarti, usa poca energia e proponedei veri e propri quadri
L’economia green e circolare arriva anche nel settore del termoarredo grazie ad una start up che opera tra Treviso e Pordenone: infatti, la Maarmo ha sviluppato e perfezionato nel reparto di Ricerca e Sviluppo di Vittorio Veneto, nel Trevigiano, una formula per realizzare termoarredi e scaldasalviette puntando tutto su riciclo e sostenibilità.
La materia prima riutilizza e ricicla gli scarti della lavorazione del marmo, recuperati cave dell’area veronese e viene lavorata senza aver necessità di una fase di cottura, ma di una dolce fase di stagionatura, che dura dalle quarantotto alle settantadue ore. Quindi la verniciatura è realizzata esclusivamente con vernici a base d’acqua, ed anche l’imballaggio è green utilizzando cartone riciclato e certificato.
Tutti questi prodotti Maarmo, sia la versione elettrica sia idronica, a fine vita possono essere rimacinati per rientrare nel ciclo produttivo, una volta tolti gli elementi strutturali riscaldanti, ad esempio il rame o le resistenze elettriche. Essendo tutti i processi produttivi eseguiti a basse temperature, le quantità di energia usate sono minime.
Dal prossimo ottobre, la produzione di Maarmo si sposterà in uno spazio di quasi duemila metri quadrati a Villotta di Chions, nel Pordenonese. Ma già ora è possibile visitare questo spazio nel quale sono messe in mostra le opere di dieci artisti internazionali che con la loro creatività hanno interpretato le superfici dei termoarredi di Maarmo.
Una iniziativa nata per rafforzare il concetto di hand made e personalizzazione. Infatti, grazie alla tecnologia digitale a raggi UV, è possibile stampare sulla superficie di ogni prodotto Maarmo qualsiasi immagine. E i clienti così possono scegliere anche tra le dieci immagini della Temporary Collection “MioByMaarmo”, una selezione di tutte le proposte creative arrivate da giovani artisti internazionali, tra cui francesi, inglesi e giapponesi.