Tavola rotonda dal titolo: “L’alcool tra ragione e sentimento” nella sala Cavour del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali. A promuoverla il tavolo di lavoro “Vino e salute” dell’Unione italiana vini, Uiv, nell’ambito del progetto europeo “Wine in Moderation” per contribuire a realizzare sinergie tra i diversi profili scientifici che si occupano di vino, salute e società nella Ue; per stimolare e rendere disponibili le informazioni su aspetti sanitari, sociali e culturali del consumo di vino in Europa; e per condividere le migliori pratiche in tutti i Paesi e tra le organizzazioni professionali.
Medici e antropologi, nutrizionisti ed esperti si sono confrontati sulle molteplici implicazioni del bere vino: culturali e sociali, fisiologiche, psicologiche e nutrizionali. «Il vino – ha detto Domenico Zonin, presidente di Uiv – fa parte della cultura europea da millenni e in Italia rappresenta forse la più nobile e antica tradizione legata alla terra. L’Unione italiana vini promuove, insieme a tutto il settore vitivinicolo europeo, un progetto e un movimento informativo e formativo per diffondere i veri valori legati al mondo del vino che non possono prescindere da un consumo consapevole e responsabile»
Un marchio dell’Unione Vini per bere con moderazione
«Si tratta – ha continuato il presidente Zonin – di una sfida sul piano culturale ed al ministro Martina, chiediamo di farsi portavoce presso il Governo, della necessità di inserire all’interno dei percorsi scolastici delle scuole medie e delle superiori tra le materie di insegnamento, la storia del vino declinata come prezioso fattore di cultura, per trasferire ai giovani il suo valore storico, sociale ed economico, oltre che l’aspetto organolettico, per promuovere una nuova modalità di consumo legata alla riscoperta del gusto e non, come sta avvenendo ora tra i giovani, alla ricerca dello sballo».
«Anche per questi motivi – ha proseguito Domenico Zonin – Unione italiana vini ha scelto di coniare un proprio simbolo di riconoscimento, che presentiamo ufficialmente oggi e che verrà usato nelle nostre campagne di comunicazione istituzionale, proprio a ribadire il nostro costante impegno nel promuovere al meglio modelli di consumo moderato e responsabile delle bevande alcoliche per diffondere la cultura del vino come arte di vivere centrata sull’amore per il gusto, la diversità, la qualità, perfettamente in linea con gli obiettivi del progetto europeo Wine in moderation (Wim) di cui siamo capofila per l’Italia».