Contro le tesi ‘ideologiche’ accolte dalla UE, scende in campo un gruppo di ricercatori
pro carne
È proprio vero che, quando ci sono in ballo interessi miliardari, si trova sempre il modo di dire tutto o il contraerio di tutto. Così più di 1000 gli scienziati di tutto il mondo che hanno aderito al progetto sui benefici nutrizionali, economici e ambientali della produzione di carne sfociato nella “Dichiarazione di Dublino” pubblicata sulla rivista scientifica “Animal Frontiers”, esplicitamente voilta a contrastare gli studi che supportano l’Europa ed il suo piano di lotta al cancro.
La Dichiarazione di Dublino si inserisce in un momento cruciale per il settore zootecnico globale: il primo assunto è che c’è un urgente bisogno di aumentare la disponibilità di alimenti di origine animale, come carne, latticini, uova e pesce, al fine di soddisfare le esigenze nutrizionali di circa tre miliardi di persone che rischiano arresto della crescita, deperimento, anemia e ad altre forme di malnutrizione.
Sebbene le persone con risorse economiche abbondanti possano ridurre il consumo di carne, latticini e uova, questo approccio non è raccomandato per l’intera popolazione, soprattutto per gruppi con elevati fabbisogni nutrizionali come bambini, donne in gravidanza e allattamento, donne in età fertile, anziani e malati cronici.
Gli atti pubblicati nella Dichiarazione di Dublino evidenziano l’importanza di un approccio scientificamente fondato nel consumo e nella produzione di carne, non solo per la salute umana, ma anche dal punto di vista economico e ambientale. Le ricerche condotte da centinaia di scienziati si sono impegnate a dimostrare i numerosi benefici associati al consumo di carne: «La Dichiarazione di Dublino assume un valore eccezionale – commenta Giuseppe Pulina, presidente di Carni Sostenibili, l’organizzazione che promuove il consumo consapevole e la produzione sostenibile di carne, e fra gli scienziati firmatari del progetto – Mai come oggi un approccio che privilegi il dato e l’indagine scientifica su quello ideologico non solo è auspicabile ma necessario per tutelare la salute dei cittadini e favorire l’operato dei decisori».
31 maggio 2023