Dall’Ucraina arriva il 75% d’olio di girasole: il Mise autorizza scritte provvisorie in etichetta
«Dai capi di Stato e di governo della UE è giunta l’indicazione di modificare gli indirizzi della politica agricola comune (Pac)» dichiara il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, a proposito della ‘Dichiarazione di Versailles’ approvata oggi a conclusione della riunione informale del Consiglio Europeo, convocata a seguito della drammatica invasione russa dell’Ucraina.
«Il Consiglio Europeo – continua Giansanti – ha infatti convenuto che occorre aumentare la sicurezza alimentare, riducendo la dipendenza dalle importazioni. In particolare, deve salire la produzione di proteine vegetali. Secondo il presidente Macron, che ha promosso la riunione informale del Consiglio Europeo, serve una nuova strategia alimentare della UE anche per evitare situazioni di vera e propria carestia nell’arco di 12-18 mesi, a partire dal continente africano. È indispensabile che le decisioni siano assunte dai ministri dell’agricoltura nella prossima riunione in programma il 21 marzo, assieme ai provvedimenti necessari per limitare l’impatto dell’aumento senza precedenti dei costi di produzione».
Già oggi si sentono gli effetti della crisi alimentare innescata dall’invasione dell’Ucraina e l’industria resta senza alcuni elementi necessari per la produzione e la commercializzazione dei prodotti, soprattutto per quanto riguarda l’olio di semi di girasole che fino a ieri proveniva per la sua quasi totalità dall’Ucraina.
A questo proposito il Ministro dello sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ha scritto al collega delle politiche agricole, Stefano Patuanelli, e alle rappresentanza della a Grande distribuzione organizzata di modificare le etichette sulle confezioni indicando le nuove composizioni nutrizionali e l’olio vegetale sostitutivo dell’olio di girasole.
Nella lettera al Mipaaf e alla Gdo, il Mise specifica che: “L’olio di semi di girasole è la base essenziale di numerosi prodotti alimentari italiani quali ad esempio: biscotti, maionese, creme spalmabili, pasta ripiena, sughi, fritture, tonno. L’Ucraina detiene il 60% della produzione e il 75% dell’export … Entro breve termine, questo olio non sarà più disponibile e le imprese dovranno quindi riformulare i propri prodotti … Pertanto, transitoriamente, in vista dell’adeguamento progressivo delle etichette, i produttori, nel rispetto della sicurezza e della corretta informazione dei consumatori, devono prevedere l’introduzione (attraverso il getto d’inchiostro o altri sistemi equivalenti, es. sticker adesivi), di una frase che indichi quali oli e/o grassi siano stati impiegati in sostituzione dell’olio di girasole, segnalando l’eventuale presenza di allergeni”.