La Regione Liguria insiste nella richiesta all’UNESCO di riconoscere il pesto quale patrimonio dell’umanità, un bene immateriale che va salvaguardato come cibo particolare elaborato nel corso dei secoli. Lo ha ribadito l‘assessora regionale alla cultura Ilaria Cavo nel corso di un convegno tra quelli svoltisi all’Expo di Milano.
«Andiamo avanti per ottenere questo riconoscimento per il pesto al mortaio – ha dichiarato l’assessora Cavo – che rappresenta un aspetto culturale importante, al pari di altre iniziative e un punto di partenza per valorizzare le nostre tradizioni e la nostra cultura da difendere e promuovere». «Crediamo molto in questa candidatura – ha ribadito l’assessore regionale all’agricoltura Stefano Mai – la Liguria è la regione del pesto, dietro al quale c’è un’arte, una tradizione secolare, la fatica dei nostri avi e non solo un fattore agricolo. Pensiamo che la candidatura a patrimonio immateriale UNESCO possa funzionare da volano per tutto il settore agricolo regionale e da stimolo alle nostre imprese. L’agricoltura ligure, nonostante le molte difficoltà che i nostri imprenditori-eroi devono affrontare ogni giorno, ha molte potenzialità ancora da esprimere. Da ottobre, col nuovo Piano di sviluppo rurale e i nuovi bandi, auspichiamo di fornire strumenti adeguati alle aziende per lavorare e crescere».